P.IVA procacciatore d’affari: ATECO, come aprire e quanto costa?

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Se vuoi lavorare come procacciatore d’affari, in questo articolo vedremo qual è il codice ATECO che devi scegliere, come aprire Partita IVA e quanto costa.

Fare le scelte giuste in fase di apertura ti permetterà di crescere spedito e, per non avere dubbi, ti consigliamo di parlarne con un commercialista, che ti aiuterà a svolgere il tuo lavoro in tranquillità. Se vuoi, puoi ricevere una consulenza gratuita compilando il form in fondo.

Il codice ATECO per lavorare come procacciatore è 46.19.02

Questo identifica l’attività procacciatore d’affari di vari prodotti senza prevalenza di alcuno, cioè quelle attività dove devi mettere in contatto i potenziali clienti con i venditori e in cambio ricevi una provvigione.

Sono escluse da questo ATECO le attività regolamentate da codici specifici, come l’agente immobiliare o quello assicurativo.

Con questo ATECO, potrai aprire la tua Partita IVA

Per farlo dovrai inviare telematicamente la ComUnica, una pratica che ti permette in un’unica soluzione di aprire la Partita IVA, iscriverti alla camera di commercio e alla gestione commercianti INPS.

Dovrai poi inviare la pratica SCIA, che serve per dichiarare al tuo comune che hai aperto una nuova attività e attivare un servizio di firma digitale o una PEC.

I costi sono diversi se apri da solo o ti fai assistere

Se vuoi fare in autonomia, dovrai pagare circa 200€ tra bolli e iscrizione alla camera di commercio: se ti affidi a un esperto per le pratiche dovrai aggiungere circa 300€. 

L’apertura della Partita IVA è una fase importante, perché le scelte che farai determineranno la quantità di tasse e contributi che dovrai pagare. Per questo è sempre meglio affidarsi ad un commercialista.

Dopo l’apertura, i contributi saranno la tua maggiore spesa

Dovrai versarli alla gestione commercianti INPS e saranno di due tipi.

I contributi fissi vengono definiti ogni anno dall’INPS e per il 2024 sono pari a 4.515.43€. Li  verserai in 4 rate trimestrali di pari importo

I contributi variabili, che dovrai versare se il tuo imponibile, cioè il tuo incassato meno le spese che hai sostenuto, supera i 18.415€. Sulla quota superiore dovrai applicare la percentuale del 24,48%.

La seconda saranno le tasse

Dipendono dal tuo regime fiscale. In quello agevolato, il forfettario, paghi solo il 15% o il 5% di tasse per i primi 5 anni, mentre in ordinario, paghi l’IRPEF, con una percentuale che varia dal 23% al 43% in base al tuo reddito.

Possiamo aiutarti ad abbattere i costi

Per capire se puoi accedere alla tassazione agevolata al 5% puoi parlare con un commercialista.

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Scritta da un nostro Autore

francesca_noroles

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