Fattura differita: cos’è, quando e come si fa?

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Questa è una guida verificata

Se devi farti pagare con la Partita IVA, avrai sentito parlare della fattura differita. In questo articolo vedremo cos’è, come si fa e quando.

Compilare una fattura nel modo corretto è fondamentale per avere la certezza di essere pagato dai tuoi clienti. Conoscere come si fa ti garantirà quindi tranquillità.

Se vuoi, puoi farti assistere da un commercialista. Anche noi offriamo questo servizio e per richiederlo, ti basta compilare il modulo in fondo.

La fattura differita è il documento fiscale da emettere dopo la vendita di un bene o la prestazione di un servizio

Devi emetterla nel mese successivo alla data in cui effettui delle prestazioni o vendi un bene. Qui dovrai indicare più operazioni effettuate verso lo stesso cliente all’interno del mese.

Si differenzia dalla fattura immediata, cioè quella in cui la data di emissione coincide con la data in cui effettui la prestazione o vendi il bene.

Devi inviarla entro il 15 del mese successivo alla vendita

La data da indicare in fattura è quella relativa all’ultima operazione effettuata. Se ad esempio hai effettuato 10 operazioni, le potrai inserire tutte in questa fattura usando come data quella dell’ultima.

Per compilarla, devi iniziare dall’intestazione

Nella parte superiore della tua fattura dovrai indicare la data e il numero del documento.

Poi dovrai inserire le informazioni su chi emette e su chi riceve la fattura, quindi su te stesso e sul tuo cliente. Questi includono il tuo nome e quello del cliente, l’indirizzo di entrambi e i numeri di Partita IVA o il codice fiscale nel caso in cui il cliente sia un privato.

Per essere contattato facilmente, potrai inserire anche un recapito telefonico e un indirizzo mail.

Se sei in regime ordinario, il prezzo si calcola in un modo particolare

Dopo l’intestazione, devi inserire la descrizione ed il prezzo unitario del prodotto o servizio venduto, la quantità ed il prezzo totale, che si ottiene moltiplicando il prezzo unitario per la quantità.

In ordinario, quindi nel regime non agevolato, dovrai pagare anche l’IVA, data da una percentuale specifica in base al prodotto venduto e la ritenuta d’acconto, una percentuale che viene calcolata sul prezzo totale e viene indicata con il segno meno in fattura.

In regime forfettario, invece, avrai una dicitura specifica da scrivere

Qui non dovrai versare l’IVA, perché ti trovi in regime agevolato. Quindi dovrai scrivere:

Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art. 1, comma 58, Legge n.190/2014, regime forfetario, senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto”.

Puoi avere un tool di fatturazione che, fatta la prima fattura, te la salva per sempre

Per scoprire come averlo, puoi ricevere una consulenza gratuita con un esperto fiscale compilando il form qui sotto.

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Scritta da un nostro Autore

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