Partita IVA da freelance: come aprire e quanto costa?

Leggi l'articolo o risolvi ogni dubbio con una consulenza su misura per te, gratis e senza impegno. Compila qui per riceverla.

Form_2023
check-double-line
Questa è una guida verificata

In questo articolo vedremo come fare ad aprire la Partita IVA se vuoi lavorare come freelance

Lavorare come freelance è una scelta che cambia completamente il tuo modo di gestire il lavoro, le spese e i guadagni. Puoi avere grandi soddisfazioni ma devi tenere sotto controllo tutti gli aspetti organizzativi e fiscali della tua attività.

Il commercialista è il professionista giusto che può aiutarti a tenere tutto sotto controllo e se vuoi puoi ottenere una consulenza fiscale gratuita compilando il form in fondo alla pagina.

Per lavorare come freelance devi innanzitutto capire che tipo di attività andrai a svolgere

Il termine freelance infatti non indica una professione ma un modo di lavorare, senza vincoli di orario e senza quei legami con il tuo cliente che sono tipici di un dipendente.

Se svolgi un’attività intellettuale come il copywriter o il social media manager, devi aprire la Partita IVA come libero professionista mentre se la tua attività è di tipo imprenditoriale, ad esempio se vuoi fare l’influencer o l’adv specialist, dovrai avere una ditta individuale.

Dovrai individuare il codice ATECO che identifica la tua attività nello specifico

È importante perché influenza le tasse che pagherai. Ad esempio quello per i social media manager è 73.11.01 mentre per i grafici è 74.10.29.

Per aprire la Partita IVA come libero professionista devi compilare e inviare il modello AA9/12 all’agenzia delle entrate

Dovrai anche iscriverti alla gestione separata INPS per versare i contributi obbligatori per la pensione. Per il 2024 sono il 26,07% e si calcolano sulla differenza tra incassi e spese.

Per aprire la tua ditta individuale, invece, devi utilizzare la pratica ComUnica

Devi compilarla ed inviarla telematicamente e ti permette in un’unica soluzione di aprire la Partita IVA, iscriverti alla camera di commercio e alla gestione commercianti INPS per i contributi

L’iscrizione alla camera di commercio può costare 88,50€ o 154,50€ a seconda della tipologia di attività mentre alla gestione commercianti INPS devi versare due tipi di contributi: fissi e variabili. I fissi sono 4.515,43€ all’anno indipendentemente dai tuoi incassi e se la differenza tra incassi e spese supera i 18.415€, sulla differenza paghi un ulteriore 24,48%%.

Indipendentemente dalla tipologia di attività, pagherai dal 5 al 43% di tasse

In forfettario, paghi solo il 15% o il 5% di tasse per i primi 5 anni, mentre in ordinario, paghi l’IRPEF, con una percentuale che varia dal 23% al 43% in base al tuo reddito.

Possiamo studiare il tuo caso e dirti se puoi pagare solo il 5% di tasse

Per scoprirlo, puoi ricevere una consulenza gratuita con un esperto fiscale compilando il form qui sotto.

icon
Questa è una guida verificata
Tutti i nostri articoli vengono scritti, controllati e verificati dai nostri consulenti ed esperti fiscali per assicurarti la massima affidabilità e chiarezza.

Scritta da un nostro Autore

gaia_noroles

Controllata da un Esperto Fiscale

gaetano_noroles

Fiscozen S.p.A. · Via XX Settembre 27 · 20123 Milano · P.IVA 10062090963