Libero professionista con e senza albo: quali sono le differenze?

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La differenza tra libero professionista con e senza albo è data principalmente dalla cassa professionale alla quale ti devi iscrivere

Sei libero professionista con albo se eserciti una professione che richiede obbligatoriamente l’iscrizione ad un albo professionale per essere svolta come ad esempio l’avvocato, l’ingegnere o il medico. 

In questo caso dovrai versare alla cassa previdenziale privata della tua categoria professionale di appartenenza tre tipi di contributi:

  • soggettivo: utile alla creazione della tua futura pensione che viene calcolato sui tuoi compensi netti e ha un importo minimo fisso.
    Ad esempio se ti iscrivi alla cassa degli psicologi pagherai una percentuale contributiva del 10% e un importo minimo fisso pari a 780€
  • integrativo: serve a finanziare la cassa previdenziale ed è pari al 2% o al 4% dei tuoi compensi a seconda della cassa. Dovrai addebitarlo al tuo cliente in fattura
  • di maternità: è un importo fisso stabilito di anno in anno e serve per finanziare le indennità di maternità delle lavoratrici autonome iscritte alla cassa 

Sei libero professionista senza albo se svolgi un’attività per la quale non esiste un albo professionale di riferimento, né di una cassa previdenziale dedicata come ad esempio il fotografo, il copywriter o il web designer. 

In questo caso, dovrai versare i tuoi contributi alla gestione separata per il 26,07% del tuo imponibile netto senza alcun importo minimo fisso. Ciò vuol dire che se il tuo imponibile è uguale a zero non dovrai pagare contributi. 

Puoi trovare l’imponibile netto su cui calcolare i contributi in due modi diversi in base al tuo regime fiscale:

  • ordinario: devi sottrarre ai tuoi ricavi le spese che hai sostenuto per la tua attività. Ad esempio se hai incassato 90.000€ e hai sostenuto spese pari a 20.000€, il tuo imponibile netto sarà 70.000€ (90.000€ – 20.000€).
  • forfettario: moltiplichi il tuo incassato per un valore detto coefficiente di redditività, che identifica su quale parte dell’incassato pagherai le tasse e i contributi. Nel caso del massaggiatore il tuo coefficiente di redditività è del 67%

Ad esempio, Manuele è un web designer in regime forfettario ed ha incassato 30.000€:

  • imponibile netto: 30.000€ x 78% = 23.400€
  • contributi da pagare: 20.100€ x 26,07%= 5.240€

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