Gli elementi che devono essere inseriti nella tua parcella se sei un avvocato in regime forfettario sono:
- la data di emissione
- il numero progressivo, che identifica in modo univoco ogni singola parcella
- dati identificativi dell’avvocato e del cliente a cui è intestata.
- cognome e nome o denominazione
- indirizzo
- partita IVA o codice fiscale, in caso di cliente persona fisica
- coordinate bancarie alle quali effettuare il pagamento
- la descrizione della prestazione e relativo onorario
- le spese documentate, non considerate ai fini del calcolo di contributo integrativo
- spese non documentate, pari al 15% del compenso, per coprire quelle spese sostenute durante una causa la cui documentazione risulta difficile, come il costo della benzina per raggiungere il tribunale o le spese di cancelleria
- Il contributo integrativo della cassa forense pari al 4% da applicare sul compenso totale richiesto al cliente per le prestazioni erogate e le spese non documentate addebitate
In regime forfettario non dovrai applicare:
- l’IVA
- la ritenuta d’acconto
L’adesione al regime agevolato e la conseguente mancanza di questi due elementi nella parcella, viene indicata in fondo al documento con la seguente dicitura obbligatoria:
“Operazione in franchigia IVA e non soggetta a ritenuta d’acconto effettuata ai sensi dell’art. 1, commi da 54 a 89 della Legge n. 190/2014 – Regime forfettario.”
Ad esempio se sei un avvocato in regime forfettario e il compenso richiesto al tuo cliente è di 2.000€ e le spese documentate da te sostenute sono di 100€, dovrai compilare la parcella come segue:
Imponibile della prestazione professionale | 2.000 € |
Spese documentate non imponibili | 100€ |
Rimborso spese generali (15% di 2.000€) | 300€ |
Contributo della cassa di previdenza forense 4% (4% applicato sulla somma tra imponibile della prestazione e rimborso spese) | 92€ |
Totale fattura | 2.492€ |
Nel caso in cui l’importo totale superi i 77,47€ dovrà essere applicata in fattura una marca da bollo di 2€ che deve riportare obbligatoriamente una data pari o precedente a quella di emissione della fattura.
Sia l’avvocato che il cliente intestatario della fattura sono responsabili dell’applicazione del bollo. Per tale motivo, chi emette la parcella è tenuto ad indicare il numero di protocollo del bollo applicato sulla copia originale del documento.
Per compilare in modo corretto la tua parcella da avvocato, il commercialista è il professionista più adatto a cui puoi affidarti.
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