La Partita IVA è composta da 11 cifre di cui:
- i primi 7 numeri rappresentano la tua matricola
- le successive 3 cifre identificano il codice dell’ufficio provinciale che te l’ha attribuita
- l’ultima è una cifra di controllo che serve per rendere unica la tua Partita IVA
Per ottenere il numero di Partita IVA devi aprirne una, inviando una richiesta diversa in base alla tua attività:
- libera professione, come l’avvocato o il copywriter, devi consegnare o inviare online il modulo AA9/12 all’agenzia delle entrate
- di una ditta individuale, come un e-commerce, devi compilare ed inviare la pratica ComUnica
Devi indicare la tua Partita IVA su tutti i documenti che si riferiscono alla tua attività di lavoro autonomo, ad esempio:
- le fatture emesse, sulle quali devi indicare sia la tua Partita IVA sia quella del tuo cliente. Nel caso in cui il cliente fosse un privato senza Partita IVA, dovrai indicare il suo codice fiscale
- i modelli F24 utilizzati per il pagamento di tasse e contributi, sui quali devi indicare il tuo numero di Partita IVA in modo che l’ente a cui è destinato il pagamento, come l’agenzia delle entrate o l’INPS, possa riconoscere chi lo ha effettuato
- sulle dichiarazioni fiscali e contributive in quanto, insieme ai dati anagrafici, rappresenta un dato fondamentale per identificare chi sta effettuando la dichiarazione
- nel footer del sito web della tua attività, ovvero nella parte inferiore del sito
Per avere un supporto su come usare il tuo numero di Partita IVA e dove è obbligatorio indicarlo, il commercialista è il professionista più adatto a cui puoi rivolgerti.
Puoi richiedere una consulenza gratuita e senza impegno da un consulente fiscale di Fiscozen, compilando il modulo che trovi qui sotto.