In questo articolo vedremo quando è possibile lavorare come consulente senza la Partita IVA e quali sono le regole.
Alcune persone preferiscono testare la propria idea di attività prima di iniziare il percorso con la Partita IVA. Se questo è il tuo caso, è importante che tu conosca tutte le regole da rispettare per evitare spiacevoli sanzioni.
Il commercialista è l’esperto giusto che può aiutarti a compiere tutte le scelte giuste e se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto compilando il form in fondo alla pagina.
Puoi lavorare come consulente senza la Partita IVA ma solo se rispetti alcune regole. La prima riguarda la tipologia di attività.
Puoi essere un consulente senza avere la Partita IVA se per la tua attività non è previsto un ordine o albo professionale. Ad esempio, puoi lavorare come consulente di marketing ma non come avvocato che offre consulenze in ambito legale.
Questo perché le attività che prevedono l’iscrizione ad un ordine o ad un albo sono considerate automaticamente come attività professionali e la professionalità è proprio uno dei criteri che rendono obbligatoria l’apertura della Partita IVA.
La seconda regola che devi rispettare riguarda ogni quanto svolgi la tua attività di consulenza
Puoi fare il consulente senza Partita IVA se lavori in modo occasionale, offrendo i tuoi servizi una volta ogni tanto. Se inizia a lavorare con una certa frequenza e costanza nel tempo, ad esempio se fai consulenze ogni mese, devi aprire la Partita IVA.
Un altro requisito che rende obbligatoria la Partita IVA, infatti, è il fatto che la tua attività sia continuativa.
Secondo lo stesso principio, non puoi fare pubblicità alla tua attività di consulenza se non hai la Partita IVA. Attività di promozione, in organico o a pagamento, sono un’indicazione che svolgi la tua attività con una certa regolarità e non una volta ogni tanto.
Se rispetti questi requisiti, puoi offrire le tue consulenze usando la prestazione occasionale
È una tipologia di lavoro autonomo che puoi svolgere senza Partita IVA. Dovrai emettere una ricevuta quando i tuoi clienti ti pagano e poi dichiarare i tuoi guadagni nella dichiarazione dei redditi.
Dovrai applicare ai tuoi guadagni una ritenuta d’acconto del 20% come anticipo sulle tasse e poi pagare l’IRPEF con percentuali che vanno dal 23% al 43%.
Se scegli di aprire subito la Partita IVA, potresti risparmiare
Se accedi al regime forfettario, le tasse che paghi sono solo il 5% per i primi 5 anni e il 15% dal sesto anno in poi, invece delle percentuali più alte dell’IRPEF.
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