In un contratto in ritenuta d’acconto per prestazione occasionale le informazioni principali che devi indicare sono:
- oggetto: descrizione della prestazione e, se sono necessarie, anche specifiche tecniche e allegati
- compenso: quanti soldi riceverai per la prestazione. Può essere una quota fissa o variabile, devi specificare quando avverrà il pagamento, se è variabile, da cosa è determinato.
Ad esempio, il compenso può variare in base alle ore che impieghi a svolgere il lavoro o al numero di mansioni che riesci a svolgere in un tempo definito - durata del rapporto: deve essere specificato quanto durerà il rapporto di collaborazione. Considera che deve essere una durata breve perché l’attività è occasionale
- clausola di riservatezza con la quale ti impegni a non diffondere informazioni relative al tuo committente e al lavoro
- proprietà intellettuale: se svolgi un lavoro come può essere grafica, fotografia o la scrittura di testi, devi mettere per iscritto nel contratto se la proprietà intellettuale del lavoro rimane a te o la vuoi cedere al tuo committente
- eventuali rimborsi spese
Dalla fine del 2021 è diventato anche obbligatorio che il committente, se si tratta di un’impresa, invii una dichiarazione preventiva all’ispettorato del lavoro in cui comunica tutti i dati della prestazione che andrai a svolgere.
Se il tuo committente non dovesse mandarla, tu non rischi nulla ma lui potrebbe ricevere una multa da 500€ a 2.500€.
Puoi svolgere un lavoro in prestazione occasionale solo se l’attività è:
- sporadica: deve avvenire una volta ogni tanto, non in modo continuativo e per un periodo di tempo limitato
- non professionale: non deve essere il tuo lavoro principale. Ci sono attività che proprio per questo motivo non possono essere svolte con la prestazione occasionale, ad esempio il medico, l’ingegnere, l’architetto e tutte le attività per cui è previsto un albo professionale.
Non esistono limiti di incassi per poter svolgere prestazioni occasionali, ma se i tuoi ricavi superano i 5.000€ hai l’obbligo di iscriverti alla gestione separata INPS per versare i contributi che sono:
- per 1/3 a carico tuo, nella ricevuta dovrai indicare l’importo e sottrarlo ai tuoi compensi
- per 2/3 a carico del tuo cliente che avrà anche il dovere di versare per conto tuo
Questo aspetto è molto importante perchè se hai incassi superiori a 5.000€ e devi prendere in considerazione i contributi alla gestione separata INPS, è probabile che svolgere la stessa attività con Partita IVA sia meno costoso e offra più vantaggi.
Per conoscere tutti i vantaggi di svolgere la tua attività con Partita IVA, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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