Se sei un libero professionista pagherai i tuoi contributi in modo diverso, a seconda che tu sia iscritto ad una cassa previdenziale privata o alla gestione separata INPS.
Se sei iscritto ad una cassa previdenziale per la tua professione, dovrai versare le quote previste dalla cassa stessa, che sono diverse in base al lavoro che svolgi.
Ogni cassa ha le sue regole ma, solitamente, devi sempre pagare il contributo:
- soggettivo: serve a mettere da parte denaro per la tua pensione. Si calcola in percentuale sull’imponibile ma spesso è anche richiesto un contributo minimo annuo ovvero una quota da versare indipendentemente da quanto incassi
- di maternità: serve a sostenere le donne iscritte alla cassa che scelgono di avere un figlio. È obbligatorio per tutti gli iscritti e non è un valore percentuale ma una quota che viene fissata ogni anno
- integrativo: serve a finanziare le attività della cassa privata. È un valore percentuale che varia dal 2% al 4% a seconda della cassa e va aggiunto alla fattura e fatto pagare al cliente
Ad esempio, se sei un avvocato devi iscriverti alla cassa forense e versare il contributo:
- soggettivo: pari al 15% al tuo reddito imponibile, cioè il valore che trovi sottraendo dai tuoi ricavi le spese che hai sostenuto per la tua attività. Ha un importo fisso minimo di 3.185€, ridotto a:
- 1.592,50€ nei primi 8 anni di iscrizione
- 796,25€ se hai meno di 35 anni, puoi sfruttare questa riduzione per 6 anni
- integrativo: del 4% sui tuoi compensi. L’importo minimo per il 2023 è di 700€
- di maternità: pari a 95€
Ad esempio, Marta è un’avvocata iscritta alla cassa forense che ha incassato 12.000€ netti, quindi:
- contributo soggettivo: 12.000€ x 15% = 1.800€
- contributo integrativo: 12.000€ x 4% = 480€
- contributo di maternità: 95€
- totale contributi da versare alla cassa forense: 1.800€ + 480€ + 95€ = 2.375€
Se sei iscritto alla gestione separata INPS devi pagare il 26,07% dei tuoi compensi. In questo caso non dovrai versare i contributi minimi, perché pagherai solo sulle somme effettivamente incassate.
Devi iscriverti alla gestione separata INPS quando non esiste una cassa professionale privata dedicata al lavoro che svolgi, come nel caso del copywriter o del social media manager.
In questo caso Marta, incassando sempre 12.000€ al netto delle spese, pagherebbe:
- contributi da versare in gestione separata: 12.000€ x 26,07% = 3.128€
Per essere sicuro di calcolare i tuoi contributi come libero professionista nel modo corretto, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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