Se sei un infermiere iscritto ad ENPAPI puoi scegliere di versare dei contributi aggiuntivi alla tua quota regolare, che ti permettono di aumentare la tua futura pensione.
L’importo dei contributi volontari lo scegli tu aumentando la percentuale del contributo soggettivo, che per il 2023 è del 16%, fino ad un massimo del 23%.
Se hai smesso di lavorare come libero professionista, puoi scegliere di continuare a versare un contributo volontario ad ENPAPI fino a raggiungere i requisiti minimi per ottenere la pensione.
Per poter accedere al contributo volontario, al momento della richiesta devi:
- possedere lo status di iscritto inattivo, ovvero essere iscritto ad ENPAPI ma non essere più attivo come lavoratore libero professionista
- aver versato almeno un contributo annuale obbligatorio nei precedenti cinque anni o almeno tre contributi annuali obbligatori in tutta la tua vita lavorativa
Se scegli la contribuzione volontaria, devi versare entro il 31 dicembre di ogni anno il contributo soggettivo minimo e il contributo integrativo minimo
Puoi anche scegliere di aumentare l’importo del contributo soggettivo volontario ma sempre rispettando il massimale contributivo di 105.014€, ovvero la cifra massima che puoi versare in un anno fissata per legge.
I contributi volontari sono sempre deducibili ovvero abbassano la quota sulla quale dovrai calcolare le tasse.
Se stai lavorando come infermiere libero professionista e sei iscritto ad ENPAPI, devi versare i contributi che sono di tre tipi:
- soggettivo: è il contributo che serve per maturare la pensione. La percentuale varia ogni anno e per il 2023 è del 16% con un contributo minimo annuo di 1.600€. Questo significa che se il 16% del tuo imponibile è inferiore a 1.600€, dovrai comunque versare l’importo minimo.
- maternità: è un contributo che devono versare tutti gli iscritti e serve a sostenere le professioniste che decidono di avere un figlio. Non è un valore percentuale ma un importo che varia ogni anno, per il 2023 è di 81,20€.
- integrativo: è pari al 4% dei compensi ottenuti nel corso dell’anno e deve essere obbligatoriamente inserito in fattura ed addebitato al cliente, quindi non rappresenta un costo per te. Questo contributo serve per finanziare la tua cassa professionale. Anche per il contributo integrativo c’è un minimo che per il 2023 è di 150€.
Per conoscere nel dettaglio tutti i vantaggi della contribuzione volontaria ad ENPAPI, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti perché, grazie alla sua esperienza, potrà guidarti nelle scelte migliori per la tua attività.
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