Per costituire una ditta devi inviare telematicamente la pratica ComUnica che ti permette in un’unica soluzione di
- aprire la Partita IVA
- iscriverti al registro delle imprese presso la camera di commercio che ha un costo di:
- 17,5€: imposta di bollo
- 18€: diritti di segreteria
- diritto camerale: da 53€ a 120€ in base all’attività che svolgi
- aprire la tua posizione presso la gestione commercianti o artigiani INPS
- iscriverti all’INAIL se svolgi un’attività artigianale
Oltre a questo, dovrai inviare la SCIA, segnalazione certificata di inizio attività, allo sportello SUAP del comune in cui ha sede l’attività e dovrai abbonarti ad un servizio per la firma digitale e per una casella PEC.
Per aprire la Partita IVA dovrai individuare il tuo codice ATECO, una sequenza di sei cifre che serve ad identificare nello specifico la tua tipologia di attività.
Puoi utilizzare servizi come ad esempio codiceateco.it per individuare il codice più adatto alla tua attività. Questo metodo funziona molto bene per i lavori più tradizionali come avvocato, medico, parrucchiere o idraulico ma non funziona per tutte le nuove professioni nate con il digitale che non sono state ufficialmente formalizzate con un codice dedicato.
Se svolgi una di queste attività, sarà necessario consultare un esperto fiscale come un commercialista che ti possa aiutare ad individuare il codice più corretto in cui inquadrare la tua attività.
Per versare i contributi dovrai iscriverti alla gestione artigiani o commercianti INPS e versare i contributi che sono di due tipi. Le quote variano di anno in anno e per il 2023 sono:
- fissi: 4.427,04€ per gli artigiani e 4.515,43€ per i commercianti, da pagare ogni anno i quattro rate trimestrali di pari importo indipendentemente dagli incassi
- variabili: se l’imponibile supera i 18.415€, sull’eccedenza devi versare il 24% se sei artigiano e il 24,28% se sei commerciante
Verserai le tasse in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale:
- ordinario: paghi l’IRPEF con il sistema degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali che vanno dal 23% al 43%. Le percentuali si applicano al tuo imponibile fiscale che si calcola sottraendo al totale dei tuoi ricavi i costi che hai dovuto sostenere per la tua attività e i contributi che hai versato l’anno precedente. Dovrai anche applicare l’IVA sui prezzi dei tuoi prodotti e versarla allo stato
- forfettario: paghi un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% per i primi 5 anni di attività e non devi applicare l’IVA ai tuoi prezzi. Con questo regime fiscale non potrai scaricare le spese effettivamente sostenute per la tua attività ma solo una quota determinata forfettariamente secondo un valore detto coefficiente di redditività. Dovrai quindi calcolare le tasse solo su quella percentuale dei tuoi incassi
Per avere un aiuto da un esperto nella costituzione della tua ditta, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto Fiscozen compilando il form qui sotto