Sia l’agente di commercio che il procacciatore d’affari promuovono contratti di lavoro per un cliente. Le differenze tra i due lavori riguardano i seguenti ambiti:
Sei un agente di commercio | Sei un procacciatore d’affari | |
Il tuo lavoro è abituale? | Si, hai un contratto di lavoro stabile | No, svolgi un lavoro occasionale |
Cosa succede se si chiude un contratto di lavoro? | Hai diritto al preavviso e all’indennità di fine rapporto, chiamata Firr | Non hai diritto al preavviso e al Firr |
Puoi lavorare per più aziende? | Sì | No |
Il datore di lavoro versa i contributi per te? | Sì | No |
Ci sono leggi che regolano il tuo lavoro? | Sì, la tua figura è disciplinata dal codice civile | No, non godi di nessun riferimento normativo per il tuo lavoro |
Se vuoi svolgere uno di questi lavori devi avviare una ditta individuale, compilando ed inviando la ComUnica, una pratica che ti consente contemporaneamente di:
- aprire la Partita IVA, scegliendo un codice ATECO, quindi la sequenza di 6 cifre che identifica l’attività che svolgi, diversa se:
- sei un agente di commercio, il tuo ATECO è 46.19.01 – agenti e rappresentanti di vari prodotti senza prevalenza di alcuno
- sei un procacciatore d’affari, il tuo ATECO è 46.19.02 – procacciatore d’affari di prodotti vari senza alcuna prevalenza
- iscriverti al registro delle imprese della camera di commercio
- fare l’iscrizione alla gestione commercianti INPS per il versamento dei contributi, che saranno:
- fissi, da pagare in 4 rate indipendentemente da quanto incassi e per il 2024 sono pari a 4.515,43€
- variabili, se il tuo imponibile fiscale supera i 18.415€, sull’eccedenza dovrai versare circa il 24,48%
Dovrai anche inviare la SCIA, cioè la segnalazione certificata di inizio attività, al comune in cui ha sede la tua attività ed abbonarti ad un servizio per la firma digitale e ad una casella PEC.
Se sei un agente di commercio, oltre alla gestione commercianti INPS, devi iscriverti anche ad ENASARCO, dove verserai contributi pari al 17% sulle provvigioni derivanti dalle tue vendite.
Il 50% dell’importo totale dei contributi ENASARCO da versare è a carico dell’azienda per cui lavori, mentre il restante 50% è a carico tuo. Dovrai quindi inserire il contributo dell’8,50% nelle tue fatture, indicandolo con il segno meno.
Per capire se la scelta migliore per te sia agente di commercio o procacciatore d’affari, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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