La principale differenza tra queste due attività sta nelle loro caratteristiche:
- nel dropshipping pubblicizzi i prodotti che vengono venduti e spediti al cliente da un altro soggetto
- nell’ecommerce ti occupi direttamente della vendita e della spedizione dei prodotti ai tuoi clienti
Se vuoi avviare una di queste attività, dovrai usare un codice ATECO diverso:
- dropshipping: 73.11.02 – conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari
- ecommerce: 47.91.10 – commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Se sei in regime forfettario, calcolerai le tasse in modo diverso in base al tuo ATECO.
Infatti, in questo regime la base imponibile su cui calcolare le tasse si trova moltiplicando i tuoi incassi totali per un valore detto coefficiente di redditività, determinato dal tuo ATECO, che è pari a:
- 78% per il dropshipping
- 40% per l’ecommerce
Ad esempio su 30.000€ di incassato:
- dropshipping: pagherai le tasse su 23.400€ ossia (30.000€ x 78%)
- ecommerce: pagherai le tasse su 12.000€ ossia (30.000€ x 40%)
Dovrai anche sottrarre i contributi pagati l’anno precedente e moltiplicare il risultato ottenuto per la percentuale di tassazione del 15% o il 5% nel caso di nuova attività.
Se sei in regime ordinario indipendentemente dalla tua attività dovrai pagare l’IRPEF, un’imposta che va da una percentuale minima del 23% fino ad una massima del 43% sui tuoi guadagni al netto delle spese, cioè sull’imponibile.
Ad esempio, se hai incassato 90.000€, ma hai avuto spese per 20.000€, pagherai l’IRPEF solo su 70.000€ (90.000€ – 20.000€)
In entrambi i casi, per avviare la tua attività dovrai aprire una ditta individuale compilando ed inviando la ComUnica, una pratica che ti permette contemporaneamente di:
- aprire la Partita IVA
- iscriverti al registro delle imprese della camera di commercio
- registrarti alla gestione commercianti INPS per il pagamento dei contributi
Oltre a questo dovrai presentare la pratica SCIA, segnalazione certificata inizio attività, al SUAP, sportello unico attività produttive, del comune in cui ha sede la tua attività ed acquistare un servizio di firma digitale e PEC.
Entrambe le attività richiedono l’iscrizione e il versamento di due tipi di contributi alla gestione commercianti INPS:
- fissi: che versi indipendentemente dai tuoi guadagni e sono pari a 4.515,43€
- variabili: calcolati applicando la percentuale del 24,48% sull’imponibile che supera i 18.415€
Infine, dovrai pagare il commercialista, che parte da 700€ fino a 1.500€ annui in base al tuo regime fiscale.
Per essere supportato nella corretta identificazione e nell’apertura della tua Partita IVA per la tua attività, il commercialista è il professionista più adatto a cui puoi rivolgerti.
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