Per diventare amministratore di condominio devi:
- aver conseguito il diploma di scuola media superiore
- aver frequentato corsi di formazione per amministratori di condominio
- seguire corsi di aggiornamento professionale
inoltre, per poter legalmente svolgere la professione devi:
- essere maggiorenne
- essere in possesso dei diritti civili
- non avere avuto condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio e/o per altri delitti non colposi, per i quali è prevista una pena di reclusione di almeno due/cinque anni
- non aver ricevuto misure di prevenzione definitive, a meno che tu non sia stato anche riabilitato
- non essere stato definito inabile o interdetto
- non essere stato annotato nel registro dei protesti cambiari
Se hai tutti questi requisiti, puoi aprire la tua attività come libero professionista con codice ATECO 68.32.00 – amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi, compilando e riconsegnando all’agenzia delle entrate il modello AA9/12.
Dovrai iscriverti alla gestione separata INPS a cui dovrai versare i contributi per la pensione con una percentuale che varia di anno in anno e per il 2024 corrisponde al 26,07% del tuo imponibile.
Pagherai le tasse in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale:
- ordinario: paghi l’IRPEF con il sistema degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali che vanno dal 23% al 43%. Le percentuali si applicano al tuo imponibile fiscale che si calcola sottraendo al totale dei tuoi ricavi i costi che hai dovuto sostenere per la tua attività e i contributi che hai versato l’anno precedente. Dovrai anche applicare l’IVA sui prezzi dei tuoi servizi e versarla allo stato
- forfettario: paghi un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% per i primi 5 anni di attività e non devi applicare l’IVA ai tuoi prezzi. Con questo regime fiscale non potrai scaricare le spese effettivamente sostenute per la tua attività ma solo una quota determinata forfettariamente. Questa quota è stabilita con un valore detto coefficiente di redditività che per lavorare come amministratore di condominio è dell’ 86%, e poi sottrarre i contributi pagati l’anno precedente. Dovrai quindi calcolare le tasse solo su quella parte dei tuoi incassi
Per avere un supporto nell’apertura della tua attività di amministratore di condominio, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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