Se invii la dichiarazione dei redditi indicando dati non corretti, l’agenzia delle entrate eseguirà degli accertamenti e ti potrebbe chiedere di presentare tutte le fatture per accertare mancanze e irregolarità.
La multa prevista per errori nella presentazione della dichiarazione dei redditi va dal 90% al 180% della differenza tra la nuova imposta verificata dall’agenzia delle entrate e la vecchia imposta calcolata nella dichiarazione sbagliata.
Se ad esempio, dalla tua dichiarazione errata risulta che devi pagare 100€ di tasse ma dalle verifiche dell’agenzia emerge che devi pagare 140€, la multa può andare da 36€ a 72€, ovvero dal 90% al 180% di 40€.
Le sanzioni vengono aumentate del 10% se il reddito maggiore accertato all’agenzia delle entrate supera di almeno il 10% il reddito che hai dichiarato nella dichiarazione sbagliata. In questo caso, le multe vanno dal 100% al 190% della differenza tra la nuova imposta e quella calcolata in modo sbagliato.
Ad esempio, se nella tua dichiarazione hai dichiarato redditi per 1000€ e dalla verifica dell’agenzia risultano redditi per 1500€, dato che la differenza supera il 10% del reddito da te dichiarato, pagherai la sanzione con la maggiorazione
Per pagare la sanzione, puoi usare:
- canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri prestatori di servizi di pagamento (PSP) che aderiscono al circuito PagoPA
- sportelli di banche, Poste, tabaccai e dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione
- home banking, utilizzando il modello F35
Il modello per la dichiarazione dei redditi se hai la Partita IVA in regime forfettario si chiama dichiarazione dei redditi persone fisiche e puoi compilarlo utilizzando l’apposita sezione del sito dell’agenzia delle entrate o tramite software dedicati di terze parti.
La dichiarazione redditi PF è il documento con il quale devi dichiarare allo Stato i tuoi guadagni derivanti da diverse fonti di reddito e determinare le tasse che devi versare.
I documenti necessari per effettuare la dichiarazione sono:
- fatture e incassate nell’anno di riferimento della dichiarazione
- la certificazione che attesta l’importo dei contributi pagati alla propria cassa di riferimento
- le certificazioni uniche che attestano eventuali prestazioni occasionali
- I dati catastali delle case e dei terreni di tua proprietà
- I documenti che attestano le spese effettuate per la tua attività
- l’eventuale certificazione unica emessa dal datore di lavoro, nel caso in cui si svolga anche lavoro dipendente
Per essere sicuro di compilare correttamente la dichiarazione dei redditi e di inviarla entro le scadenze di legge, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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