Il reverse charge è una pratica che si esegue quando l’obbligo di versamento dell’IVA viene spostato sul cliente, ad esempio per l’acquisto di beni o prestazioni di servizi da fornitori esteri come in caso di acquisto di sponsorizzate da Facebook ads, Google Ads o le commissioni da pagare ad Amazon.
Per emettere una fattura in reverse charge, il fornitore estero emette una fattura senza includere l’imposta e tu in quanto cliente emetti a tua volta un’autofattura che includa l’importo della prestazione più l’IVA. In questo modo puoi inserire l’imposta nella tua dichiarazione IVA e versarla allo stato.
Perché si applichi il reverse charge, sulla fattura deve essere inserita la seguente dicitura:
“Operazione soggetta al reverse charge ex art. 17 DPR 633/1972”
Ad esempio:
- valore del servizio che acquisti da un fornitore estero: 1.000€
- importo della fattura che ricevi dal fornitore: 1.000€
- autofattura che emetti:
- importo prestazione: 1.000€
- percentuale IVA: 22%
- IVA: 220€
- totale fattura: 1.220€
In questo modo puoi versare allo stato i 220€ di IVA sull’operazione
Devi effettuare il reverse charge anche se sei in regime forfettario perché stai acquistando beni o servizi e l’esonero IVA legato al tuo regime fiscale riguarda solo le fatture di vendita.
Oltre all’acquisto da fornitori esteri, il reverse charge si applica anche in caso di:
- subappalto di manodopera edile
- servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento di edifici
- servizi che un’impresa presta al proprio consorzio
- acquisto di materiali lapidei direttamente dalle cave
- acquisto di gas ed energia elettrica da parte di rivenditori e distributori
L’elenco completo è disponibile nell’articolo 17, comma 1, Dpr n. 633/1972
La differenza tra sistema classico di applicazione dell’IVA e reverse charge è chi effettua il versamento dell’imposta allo stato, non chi la paga:
- nel reverse charge, il cliente certifica l’IVA da versare tramite autofattura e la versa direttamente allo stato
- nel sistema regolare, il cliente paga l’IVA al fornitore che inserisce l’imposta in fattura ed è quest’ultimo che fa da tramite per versarla allo stato
Per sapere se le tue prestazioni nello specifico sono soggette a reverse charge, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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