L’importo che devi fatturare per guadagnare 2.000€ è diverso a seconda che tu adotti il regime fiscale forfettario od ordinario.
Se sei in regime forfettario le componenti da considerare sono:
- Il compenso netto che vuoi ottenere
- Il coefficiente di redditività: che rappresenta la percentuale fissa assegnata ad ogni tipo di attività, tramite la quale viene definito l’importo su cui calcolare le tasse
- la percentuale di tasse che devi pagare, che in regime forfettario può essere del 5% o del 15%
- I contributi previdenziali che devi pagare. Diversi per ogni cassa previdenziale.
Gli step che devi seguire per effettuare il calcolo sono:
- identificare il totale percentuale di tasse e contributi che devi pagare
- calcolare per differenza la percentuale che corrisponde al compenso netto
- strutturare una proporzione contenente i valori:
- compenso netto
- relativo valore percentuale che corrisponde al compenso netto
Sviluppando la proporzione si ottiene l’importo totale da chiedere al proprio cliente.
Esempio di calcolo in regime forfettario:
Alessia ha una Partita IVA in regime forfettario e vuole ottenere 2.000€ di guadagno netto. Il coefficiente di redditività determinato dal suo codice ATECO è del 78% e deve corrispondere il 5% di tasse.
- la percentuale totale di tasse e contributi si può ottenere moltiplicando l’imposta delle tasse (5%) e la percentuale di contributi (26,23%) per il coefficiente di redditività
- (5% x 78%) + (26,23% x 78%) = 24,35%
Ciò vuol dire che se 24,35% è la percentuale di soldi che vanno in tasse e contributi, il 75,65% (100% – 24,35%) sarà la quantità di denaro che le rimane in tasca.
Visto che vuole ottenere 2.000€ netti, a questo punto bisogna fare un rapporto.
Se 2.000€ è il denaro che vuole ottenere ed è il 75,65% dei soldi che deve chiedere, allora le serve capire qual è la quantità X di denaro da chiede in totale (cioè il 100%)
- la cifra che vuoi guadagnare (2.000€)
- sta a 75,65 (che è la percentuale di soldi che le rimangono)
- come X (il totale di soldi che deve chiedere)
- sta a 100 (la percentuale di soldi da chiedere)
2.000€ : 75,65 = x : 100
(2.000€ x 100) / 75,65 = 2.644€
Se vuoi verificare che tutto sia corretto, puoi fare il calcolo al contrario:
- Incassato: 2.644€
- Base imponibile 2.644€ x 78% = 2.062€
- Importo tasse da pagare a saldo 2.062€ x 5% = 103€
- Importo dei contributi da pagare a saldo 2.062€ x 26,23% = 541€
Ora sottraiamo all’incasso il totale di tasse e contributi (103€ + 541€ = 644€)
- Incasso netto 2.644€ – 644€ = 2.000€
Se sei in regime ordinario le componenti da considerare sono:
- Il compenso netto che vuoi ottenere
- Il compenso netto che vuoi ottenere determinato su base annuale
- la percentuale dei contributi che dovrai pagare alla tua cassa previdenziale
- gli scaglioni di reddito IRPEF e le relative percentuali di tassazione
Gli step che devi seguire per effettuare il calcolo sono:
- Identificare lo scaglione di reddito di riferimento per ottenere mensilmente il compenso netto desiderato. In questo modo saprai qual è lo scaglione massimo e quali percentuali di tassazione devi applicare
- calcolare l’importo dell’eccedenza rispetto allo scaglione precedente
- sommare la percentuale di tasse e dei contributi per ogni scaglione di reddito fino a quello individuato. In modo da conoscere la percentuale totale relativa agli importi da pagare per ogni scaglione di reddito.
- per ogni scaglione, dividere le eccedenze per la somma percentuale di tasse e contributi relativi a quello scaglione. In questo modo puoi identificare gli importi al netto di tasse e contributi per ogni scaglione.
- Sommare gli importi ottenuti nel punto precedente e dividere per 12. In questo modo otterrai l’importo lordo che dovrai richiedere al cliente.
Esempio di come arrivarci in regime ordinario:
Per il regime ordinario il lordo da incassare per ottenere 2.000€ netti mensili (24.000€ netti annui) deve essere superiore a quello che vuoi guadagnare per una percentuale compresa tra il 23% ed il 43%, perché il libero professionista è tenuto al pagamento dell’IRPEF che si trova tra queste due percentuali.
Consideriamo un libero professionista in gestione separata, che corrisponde all’INPS un’aliquota pari al 26,23%. Dobbiamo capire per arrivare a 2.000€ netti in quale scaglione si dovrà posizionare per comprendere la percentuale di tasse e contributi da pagare.
- Nel primo scaglione (15.000€ x 23%) + (15.000€ x 26,23%) = 7.393€
- Ti possono rimanere netti al massimo 15.000€ – 7.393€ = 7.607€ (633€ netti al mese)
- Nel secondo scaglione (13.000 x 25%) + (13.000 x 26,23%) = 6.659€
- Ti possono rimanere netti al massimo 28.000€ – 7.607€ – 6.659€ = 13.734€ (1.144€ netti al mese)
- Nel terzo scaglione (22.000 x 35%) + (22.000 x 26,23%) = 13.470€
- Ti possono rimanere netti al massimo 50.000€ – 13.734€ – 13.470€ = 22.796€ (1.899€ netti al mese)
Quindi ci troviamo nel quarto scaglione, con un’aliquota IRPEF del 43%.
Avendo capito in quale scaglione ci si trova per poter avere 2.000€ netti al mese (il quarto) calcoliamo il valore dell’eccedenza rispetto allo scaglione precedente, quindi la differenza tra quanto hai utilizzato nello scaglione precedente e quello che ti resta da utilizzare.
- Primo scaglione: 7.607€ (non c’è eccedenza perché è il primo)
- Eccedenza secondo scaglione rispetto al primo: 13.734€ (netto massimo secondo scaglione) – 7.607€ (netto massimo primo scaglione) = 6.127€
- Eccedenza terzo scaglione rispetto al secondo: 22.796€ (netto massimo terzo scaglione) – 7.607€ (netto massimo primo scaglione) – 6.127€ (eccedenza secondo scaglione) = 9.062€
- Eccedenza quarto scaglione: 24.000€ (soldi che vogliamo guadagnare in un anno netti) – 7.607€ (netto massimo primo scaglione) – 6.127€ (eccedenza secondo scaglione) – 9.062 (eccedenza terzo scaglione) = 1.204€
Calcoliamo la somma della percentuale di tasse e contributi che ci servirà per scoprire il lordo da chiedere annualmente in fattura, sommando la percentuale delle tasse a quella dei contributi:
- Primo scaglione: tasse (23%) + contributi (26,23%) = 49,23%
- Secondo scaglione: tasse (25%) + contributi (26,23%) = 51,23%
- Terzo scaglione: tasse (35%) + contributi (26,23%) = 61,23%
- Quarto scaglione: tasse (43%) + contributi (26,23%) = 69,23%
Dividiamo poi gli importi ottenuti per la somma della percentuale di tasse e contributi per scoprire il lordo da chiedere in fattura:
- Primo scaglione: 7.607€ : 49,23% = 15.451€
- Secondo scaglione: 6.127€ : 51,23% = 11.959€
- Terzo scaglione: 9.062€ : 61,23% = 14.800€
- Quarto scaglione: 1.204€ : 69,23% = 1.739€
Quindi il totale da chiedere in un anno corrisponderà alla somma degli importi ottenuti.
Totale 15.451€ + 11.959€ + 14.800€ + 1.739€ = 43.949€ (3.662€ al mese)
43.949€ è il totale da incassare annualmente, al quale andranno addizionate le spese che si prevede di sostenere, per guadagnare 2.000€ al mese.
Per effettuare la stima degli importi da richiedere al tuo cliente per ottenere uno specifico compenso netto, il commercialista è il professionista più adatto a cui puoi rivolgerti in quanto ogni caso è diverso e necessita di un calcolo ad hoc.
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