Se sei un architetto o un ingegnere dovrai inserire obbligatoriamente il contributo integrativo del 4% in fattura, aggiungendolo al tuo compenso.
Per calcolare il valore del contributo integrativo devi moltiplicare per 4% l’importo del tuo compenso sommato ad eventuali spese non documentate come ad esempio il costo della benzina per un eventuale trasferta.
Ad esempio, Mario è un architetto e deve emettere una parcella per 10.000€ con spese non documentate per 500€:
- onorario 10.000€
- spese non documentate 500€
- contributo integrativo 4% (su 10.500€) 420€
Poiché la parcella supera i 77,47 € deve essere applicata la marca da bollo sull’originale.
Oltre al contributo integrativo ci sono altri elementi obbligatori da inserire nelle diverse sezioni della fattura ed altri specifici per il tuo regime fiscale.
Quelli obbligatori dell’intestazione sono i seguenti:
- la data di emissione: che determina il giorno in cui è stata emessa la parcella
- il numero progressivo, che identifica in modo univoco ogni singola parcella
- i dati anagrafici tuoi e del tuo cliente
- la tua Partita IVA e quella del tuo cliente o in mancanza, il suo codice fiscale
- le tue coordinate bancarie alle quali vuoi ricevere il pagamento
Nel corpo della fattura devono essere presenti:
- descrizione della prestazione: questa informazione indica al cliente per quale servizio sta pagando
- onorario: l’importo richiesto dal professionista a seguito della conclusione della prestazione
- contributo integrativo che devi versare all’INARCASSA che corrisponde ad una percentuale del 4% che devi calcolare sulla somma tra onorario e spese non documentate
- eventuali spese non documentate da addebitare al cliente
In base al tuo regime fiscale dovrai inserire:
- ordinario, devi indicare anche:
- la percentuale dell’IVA applicata con il relativo importo che va sommato al totale fattura, a meno che non si tratti di una prestazione di tipo sanitario
- la ritenuta d’acconto del 20% calcolata sulla somma tra onorario e spese non documentate che va sottratta dal totale. Questo elemento non deve essere indicato nel caso in cui la parcella è indirizzata ad un cliente privo di Partita IVA o ad un autonomo in Partita IVA forfettaria
- forfettario, non devi indicare nè IVA nè ritenuta d’acconto ma se la fattura supera i 77,47€ deve essere apposta sulla parcella la marca da bollo di 2€
Per essere sicuro di inserire in modo corretto il contributo integrativo INARCASSA in fattura, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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