Se vuoi iniziare a lavorare come architetto, in questo articolo vedremo chi è obbligato ad iscriversi all’ordine e come si fa.
Conoscere il funzionamento dell’ordine ti permetterà di iscriverti correttamente ed iniziare a lavorare e guadagnare fin da subito. Se vuoi, puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno compilando il modulo in fondo all’articolo.
Devi iscriverti all’ordine se vuoi svolgere il lavoro di architetto
Quindi per l’attività di architetto, paesaggista, pianificatore territoriale e conservatore dei beni architettonici e ambientali.
Per farlo devi aver sostenuto l’esame di stato ed inviare la domanda all’ordine del tuo comune di residenza
Con la domanda dovrai allegare il certificato di nascita, quello della cittadinanza italiana, il certificato che attesta che si è superato l’esame di stato e una dichiarazione dove affermi che non hai fatto domanda per iscriverti all’albo degli architetti in un’altra provincia.
Se una volta iscritto vorrai lavorare come libero professionista, devi aprire la Partita IVA inviando il modello AA9/12
Dovrai mandarlo all’agenzia delle entrate tramite sito web, posta raccomandata oppure consegnandolo a mano.
I costi variano da 0€ a 300€
Se vuoi fare in autonomia, non pagherai nulla, mentre se ti affidi ad un esperto per le pratiche dovrai pagare il suo compenso, di circa 300€.
Dopo l’apertura, i contributi saranno la tua maggiore spesa e il primo è quello soggettivo
Serve alla creazione della tua futura pensione ed è pari al 14,50% calcolato calcolato su una parte dei tuoi incassi. In forfettario si calcola sul 78% dei tuoi incassi, in ordinario sui guadagni meno le tue spese. Indipendentemente dai guadagni è previsto un versamento minimo di 2.695€
Oltre a quello soggettivo c’è il contributo integrativo e quello di maternità
Quello integrativo, che serve per finanziare la cassa previdenziale. Si calcola sul totale dei tuoi incassi, ai quali devi applicare la percentuale del 4%. Il suo valore minimo è di 815€.
Quello di maternità, pari a 60€ per il 2023.
Considerando questi 3 contributi, vediamo un esempio di calcolo
Se sei in forfettario i contributi che verserai su 30.000€ saranno:
- soggettivo: 23.400€ x 14,50% = 3.393€
- integrativo: 30.000€ x 4% = 1.200€
- maternità: 60€
- totale: 3.393€ + 1.200€ + 60€ = 4.653€
Oltre ai contributi, dovrai pagare le tasse dal 5 al 43%
In forfettario, paghi solo il 15% o il 5% di tasse per i primi 5 anni, mentre in ordinario, paghi l’IRPEF, con una percentuale che varia dal 23% al 43% in base al tuo reddito.
Possiamo studiare il tuo caso e dirti se puoi pagare solo il 5% di tasse
Per scoprirlo, puoi ricevere una consulenza gratuita e senza impegno con un esperto fiscale compilando il form qui sotto.