Partita IVA nutrizionista: ATECO, come aprire e quanto costa?

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Devi aprire la tua attività come nutrizionista con un codice ATECO diverso a seconda della tua laurea:

  • se sei laureato in dietistica devi usare l’ATECO 86.90.29 – altre attività paramediche indipendenti nca
  • se hai una laurea come biologo nutrizionista, devi aprire con il codice 72.11.00 – ricerca e sviluppo nel campo delle biotecnologie

Dopo aver identificato il codice ATECO corretto, per aprire la Partita IVA devi compilare ed inviare il modello AA9/12 all’agenzia delle entrate tramite:

  • sito web
  • posta raccomandata
  • consegna a mano in una delle sedi territoriali

Il costo della pratica è diverso a seconda che tu decida di svolgerla:

  • autonomamente: non pagherai nulla
  • affidandoti ad un commercialista: devi pagare il compenso per il suo servizio

Oltre ai costi di apertura avrai quelli di gestione, cioè tasse e contributi.

Il calcolo delle tasse è diverso in base al tuo regime fiscale:

  • ordinario: devi pagare l’IRPEF, un’imposta che va da una percentuale minima del 23% fino ad una massima del 43% sui tuoi guadagni al netto delle spese e dei contributi dell’anno precedente, cioè sull’imponibile
  • forfettario: paghi una percentuale del 15% o del 5% per i primi 5 anni se avvii una nuova attività. Le percentuali si applicano sul tuo imponibile, che puoi trovare moltiplicando i tuoi incassi totali per un valore percentuale diverso in base al tuo codice ATECO, e sottraendo i contributi che hai versato l’anno precedente. Nel tuo caso, la percentuale è 78%

Pagherai i contributi in modo diverso a seconda che tu sia laureato in:

Dietistica: devi pagare i contributi alla gestione separata INPS, versando una percentuale del 26,07%, calcolata sul tuo imponibile.

Biologia e nutrizione: devi iscriverti alla cassa dei biologi ENPAB e pagare tre tipi di contributi:

  • soggettivo: pari al 15% al tuo reddito imponibile e serve per la tua futura pensione. Ha un importo fisso minimo di 1.126€. Ad esempio se il 15% del tuo imponibile è 1.000€, dovrai versare comunque la quota minima di 1.126€. Questo importo può essere ridotto a:
    • 535€ se hai anche un lavoro dipendente o il tuo reddito non supera i 5.130€
    • 375€ se sei iscritto per la prima volta ad ENPAB e hai meno di 30 anni
  • integrativo: pari al 4% dei tuoi compensi e devi inserirlo in fattura per addebitarlo al tuo cliente. Anche in questo caso è previsto un minimo di 90€
  • di maternità: è pari a 103€ e serve a sostenere le professioniste in maternità

Per essere sicuro di aprire la Partita IVA come nutrizionista nel modo corretto, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.

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Scritta da un nostro Autore

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