Il costo di lavorare con la Partita IVA dipende dal regime fiscale che scegli e dal tipo di attività che svolgi:
Regime ordinario: dovrai pagare l’IRPEF secondo il sistema degli scaglioni di reddito imponibile con percentuali che vanno dal 23% al 43% e dovrai versare i contributi previdenziali e pensionistici alla tua gestione INPS di riferimento o ad una cassa privata. Dovrai anche applicare l’IVA sui prodotti o servizi che venderai, tienine conto quando deciderai i prezzi al pubblico.
Con il regime ordinario, puoi scaricare le spese legate alla gestione della tua attività, dall’affitto del negozio alle materie prime. In questo modo puoi abbassare l’imponibile e pagare meno tasse.
Regime forfettario: non dovrai pagare l’IRPEF ma pagherai un’imposta sostitutiva con percentuale al 15% che può essere abbassata al 5% per i primi 5 anni di attività. Dovrai sempre versare i contributi alla tua gestione INPS di riferimento o ad una cassa privata.
Non puoi scaricare nessuna spesa perché i costi dell’attività vengono stimati in maniera forfettaria tramite una percentuale, detta coefficiente di redditività, specifica per ogni tipologia di lavoro.
Libero professionista
Pagherai i contributi e le tasse in percentuale sul tuo imponibile fiscale e in base alle regole della tua cassa previdenziale.
Questo rappresenta un vantaggio perchè se per un determinato periodo non puoi lavorare e non fatturi, non devi pagare niente.
Ditta individuale
Paghi le tasse in percentuale sul tuo imponibile fiscale ma hai una quota di contributi fissi di circa 4.500€ da pagare indipendentemente dal fatturato. Se il tuo imponibile fiscale supera i 18.415€, devi anche pagare una quota di contributi aggiuntiva, in percentuale sull’eccedenza.
Devi anche iscriverti alla camera di commercio e pagare l’imposta di bollo e i diritti di segreteria, la prima volta, e il diritto camerale ogni anno.
Un altro costo che devi affrontare è quello relativo alla casella PEC e alla firma digitale.
A seconda del tipo di attività che svolgi, potresti anche dover pagare per altri documenti o certificazioni come la SCIA per aprire un negozio o un e-commerce o l’HACCP per poter vendere cibo.
In tutti i casi, per ogni fattura che emetti di importo superiore a 77,47€ devi anche pagare un’imposta di bollo di 2€ e puoi farlo in due modi:
- come marca da bollo da attaccare alla fattura cartacea
- come imposta di bollo virtuale da pagare tramite F24 ogni trimestre se emetti fatture elettroniche
Oltre a questi costi, dovrai anche prendere in considerazione i costi relativi alla gestione della tua attività come l’affitto del negozio o dello studio, i costi per gli spostamenti, delle materie prime, delle attrezzature e, molto importante, il costo del commercialista che ti segua e compili per te le dichiarazioni.
Il costo di gestione di ogni attività in Partita IVA è diverso. Per una stima reale dei costi per la tua attività nello specifico, puoi chiedere il supporto di un consulente fiscale.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratis e senza impegno con un esperto Fiscozen che analizzerà la tua situazione nello specifico, ti dirà quali saranno i costi e ti aiuterà anche a capire come ridurli al minimo.
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