Se sei un produttore assicurativo in regime forfettario puoi risparmiare sia sulle tasse che sui contributi.
Per quanto riguarda le tasse, pagherai una percentuale del 15% o del 5% per i primi 5 anni se hai avviato una nuova attività.
Al contrario, in ordinario avresti pagato l’IRPEF, un’imposta progressiva a scaglioni che parte da una percentuale del 23% fino ad una del 43%.
L’importo su cui vengono calcolate le tasse viene individuato grazie ad una percentuale chiamata coefficiente di redditività che, nel caso dell’attività di produttore assicurativo è del 78% e si applica sul totale dei tuoi incassi. Dal risultato dovrai sottrarre i contributi previdenziali pagati l’anno precedente.
Ad esempio, se hai incassato 30.000€ e l’anno scorso hai pagato 3.000€ di contributi, la somma su cui calcolare le tasse sarà pari a 23.400€ (30.000€ x 78% – 3.000€).
Per quanto riguarda i contributi previdenziali, a differenza delle altre ditte individuali, come produttore assicurativo non dovrai pagare i contributi minimi fissi ma solo una percentuale del 24,48% sul tuo imponibile netto, valore calcolato sottraendo dai tuoi ricavi le spese per la tua attività.
Se sei in regime forfettario puoi accedere alla riduzione del 35% dei contributi.
Ad esempio, Michele è un produttore assicurativo in regime forfettario, ha incassato 50.000€. I contributi che dovrà pagare si calcolano come segue:
- coefficiente di redditività produttore assicurativo: 78%
- imponibile: 50.000 x 78% = 39.000€
- calcolo contributi variabili: 39.000€ x 24,48% = 9.547€
- contributi ridotti del 35%: 9.547€ – (9.547€ x 35%) = 6.205€
- Il guadagno al netto dei contributi è: 50.000€ – 6.205€ = 43.795€
Inoltre adottando il regime forfettario:
- non dovrai applicare l’IVA sulla vendita dei tuoi servizi
- non dovrai tenere la contabilità
Puoi scegliere di adottare il regime forfettario a condizione che rispetti i seguenti requisiti:
- incassi inferiori a 85.000€ annui
- residenza o sede legale in Italia
- non aderire contemporaneamente ad altri regimi speciali IVA, come ad esempio quelli delle agenzie di viaggio o delle tabaccherie
- non avere quote in società di persone, anche se familiari
- non avere quote in società di capitali che operano nello stesso settore della tua nuova attività autonoma
- non avere un’eventuale RAL da lavoro dipendente oltre i 30.000€
- se hai dei collaboratori, i loro compensi non devono superare i 20.000€ all’anno
Per risparmiare su tasse e contributi il regime forfettario, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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