Per la tenuta del registro dei corrispettivi in caso di ecommerce diretto, occorre distinguere tra operazioni effettuate nei confronti di clienti che hanno Partita IVA e quelle effettuate verso clienti privati:
- per le vendite verso clienti che hanno Partita IVA devi emettere obbligatoriamente la fattura e tenere il registro dei corrispettivi “cartacei” che può corrispondere ad un software o ad un registro da compilare manualmente
- per le vendite che effettui verso clienti privati, invece non sei obbligato all’emissione delle fatture, a meno che la fattura non sia esplicitamente richiesta dal tuo cliente
In entrambi i casi, sei esonerato dalla comunicazione dei corrispettivi elettronici all’agenzia delle entrate.
Nell’ecommerce diretto l’acquisto avviene online e il prodotto viene consegnato telematicamente, come ad esempio nel caso della vendita di software o ebook.
Per avviare un’attività di commercio online dovrai compilare e presentare online la ComUnica, una pratica che ti consente contemporaneamente di:
- aprire Partita IVA scegliendo come codice ATECO il 47.91.10 – commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
- effettuare l’iscrizione alla camera di commercio
- aprire la posizione previdenziale presso la gestione commercianti INPS
Oltre a questo dovrai presentare la pratica SCIA, segnalazione certificata inizio attività, al SUAP, sportello unico attività produttive, del comune in cui ha sede la tua attività ed acquistare un servizio di firma digitale e PEC.
Al momento dell’apertura della Partita IVA dovrai individuare il regime fiscale da adottare tra:
- regime forfettario
- regime ordinario
Aderendo al regime forfettario dovrai pagare una percentuale di imposte ridotta al 5% per i primi 5 anni e dal sesto anno il 15%.
Questo regime è caratterizzato dal fatto che le tasse verranno calcolate solo su una percentuale dei tuoi incassi diversa a seconda dell’attività che svolgi e, che, nel caso del commercio online è il 40%.
Aprendo Partita IVA in regime ordinario pagherai le tasse sulla base di un sistema progressivo a scaglioni che prevede percentuali dal 23% al 43%.
In questo regime potrai scaricare le spese relative alla tua attività prima sottraendole dagli incassi prima del calcolo delle tasse.
Oltre alle tasse dovrai pagare i contributi alla gestione commercianti INPS che si dividono in
- contributi fissi pari a 4.515,43€ da versare in 4 rate trimestrali
- contributi variabili pari al 24,48% della parte del reddito che supera 18.415€.
Per avere un supporto nell’apertura e nella gestione del tuo e-commerce diretto o indiretto, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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