Per poter applicare l’imposta sostitutiva devi adottare il regime forfettario e, per farlo, devi avere i seguenti requisiti:
- incassi inferiori a 85.000€ su base annua. Ad esempio, se apri la Partita IVA a giugno, per il primo anno il limite sarà fissato a 42.500€
- residenza o sede legale in Italia
- non aderire contemporaneamente ad altri regimi speciali IVA, come ad esempio quelli delle agenzie di viaggio o delle tabaccherie
- non avere quote in società di persone, anche se familiari
- non avere quote in società di capitali che operano nello stesso settore della tua nuova attività autonoma
- non avere un’eventuale RAL da lavoro dipendente oltre i 30.000€
- se hai dei collaboratori, i loro compensi non devono superare i 20.000€ all’anno
Applicando il regime forfettario dovrai pagare un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% per i primi 5 anni se hai avviato una nuova attività.
L’importo su cui vengono calcolate le tasse viene individuato grazie ad una percentuale chiamata coefficiente di redditività, ad esempio nel caso dell’attività di architetto è del 78%, e si applica sul totale dei compensi incassati.
Dovrai calcolare le tasse solo su quella parte dei tuoi incassi.
Ad esempio, se hai incassato 30.000€ la somma su cui calcolare le tasse sarà pari a 23.400€ (30.000€ x 78%) i restanti 6.600€ (il 22%) vengono considerati come spese forfettarie.
Ad esempio Laura è un’architetta in regime forfettario al suo secondo anno di Partita IVA quindi paga il 5% di tasse. Il suo incassato totale annuo è stato di 45.000€ e lo scorso anno aveva versato contributi per 3.000€. Il calcolo delle sue tasse sarà:
- imponibile: (45.000€ x 78%) – 3.000€ = 32.100€
- tasse 32.100€ x 5%= 1.605€
Per valutare se puoi aderire al regime forfettario, il commercialista è il professionista più adatto a cui puoi rivolgerti.
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