Per diventare infermiere libero professionista devi:
- ottenere la laurea triennale in scienze infermieristiche completando i tirocini obbligatori
- superare l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione
- aprire la Partita IVA come libero professionista utilizzando il codice ATECO 86.90.29 – altre attività paramediche indipendenti NCA
Per aprire la Partita IVA come libero professionista devi compilare e riconsegnare all’agenzia delle entrate il modello AA9/12 tramite:
- caricamento sul sito web
- posta raccomandata
- consegna a mano in uno sportello
Il costo varia a seconda che tu svolga la pratica:
- da solo: è gratis
- con il supporto di un esperto come il commercialista: dovrai pagare il professionista
Pagherai le tasse in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale:
- ordinario: paghi l’IRPEF con il sistema degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali che vanno dal 23% al 43%. Le percentuali si applicano all’imponibile fiscale che si calcola sottraendo al totale dei ricavi i costi che hai dovuto sostenere per la tua attività e i contributi che hai versato l’anno precedente. Dovrai anche applicare l’IVA sui prezzi dei tuoi servizi e versarla allo stato
- forfettario: paghi un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% per i primi 5 anni e non devi applicare l’IVA. Non potrai scaricare le spese effettivamente sostenute ma solo una quota determinata forfettariamente secondo un valore detto coefficiente di redditività che per lavorare come infermiere è del 78%, e poi sottrarre i contributi pagati l’anno precedente. Dovrai calcolare le tasse solo su quella parte dei tuoi incassi
In entrambi i casi dovrai iscriverti ad ENPAPI e versare i contributi che sono di tre tipi:
- soggettivo: serve per maturare la pensione. La percentuale varia ogni anno e per il 2023 è del 16% dell’imponibile con un contributo minimo annuo di 1.600€. Questo significa che se il 16% del tuo imponibile è inferiore a 1.600€, dovrai comunque versare l’importo minimo. Ogni anno puoi scegliere di versare una percentuale più alta, fino al 23%, per accumulare una pensione più alta.
- maternità: devono versarlo tutti gli iscritti e serve a sostenere le professioniste che hanno un figlio. Non è un valore percentuale ma un importo che varia ogni anno e che per il 2023 è pari a 81,20€
- integrativo: è obbligatorio, è pari al 4% dei compensi ottenuti nel corso dell’anno e deve essere inserito in fattura ed addebitato al cliente, quindi non rappresenta un costo per te. Serve per finanziare la cassa professionale
Per conoscere nel dettaglio tutti i passaggi per aprire la Partita IVA, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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