Se emetti un’autofattura elettronica in ritardo o se non la emetti, pagherai una sanzione standard pari a 2€ per ogni fattura, entro il limite massimo di 400€ ogni mese.
Puoi ridurre la tua sanzione alla metà, quindi ad 1€ per ogni autofattura, se la emetti entro 15 giorni dalla scadenza. In questo caso, si dimezza anche il limite di importo mensile, che passa da 400€ a 200€.
Se emetti un’autofattura elettronica, devi inviarla entro il 15 del mese successivo a quello in cui hai ricevuto la fattura estera.
Ad esempio, se ricevi la fattura ad aprile, dovrai inviare la tua autofattura elettronica entro il 15 maggio.
Puoi dover pagare un’altra multa se la fattura che hai emesso in ritardo o non hai emesso incide sul pagamento dell’IVA.
È il caso delle fatture in reverse charge, quindi quelle in cui l’IVA viene versata all’agenzia delle entrate da chi riceve la fattura e non da chi la emette come succede normalmente.
In questo caso, riceverai una sanzione che va da 500€ a 20.000€.
Puoi ridurre la sanzione se ti accorgi prima dell’agenzia delle entrate di non aver emesso l’autofattura elettronica, accedendo al ravvedimento operoso.
In questo caso, la sanzione viene ridotta ad 1/8 del minimo della multa, quindi dei 500€. Di conseguenza, pagherai solo 63€.
Per accedere al ravvedimento operoso devi pagare l’importo tramite modello F24 usando il codice tributo 8904.
Ricorda che a partire da gennaio 2024, hai l’obbligo di emettere le tue fatture in formato elettronico anche se sei in regime forfettario.
Per essere sempre in regola con l’emissione delle tue fatture estere, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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