In questo articolo vedremo cos’è lo scorporo di una fattura di un avvocato, come si fa e qual è la formula per calcolarlo.
La fattura è uno dei documenti fondamentali della tua attività perchè è quella che ti permette di essere pagato per i servizi che offri ai tuoi clienti. Lo scorporo dei suoi elementi può essere un’operazione complessa.
Per avere un aiuto per farlo nel modo corretto puoi chiedere un supporto al commercialista. Puoi ricevere una consulenza gratuita con un esperto fiscale compilando il form sotto l’articolo.
Lo scorporo della fattura è un’operazione che serve per calcolare gli importi delle singole voci della fattura, partendo dal totale
Quando ti accordi con un cliente solitamente definisci il totale da pagare includendo IVA, sconto, ritenuta o altro. Utilizzando lo scorporo potrai capire il valore di ogni singolo importo.
Devi calcolarlo in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale
La fattura in regime ordinario contiene voci diverse rispetto a quella nel regime forfettario, ad esempio l’IVA.
Facciamo un esempio in regime ordinario, prendendo un avvocato che ha fatto una fattura da 1.000€ ad un privato
1.000€ è il totale fattura e dobbiamo trovare il compenso, il contributo integrativo del 4%, l’imponibile e l’IVA, che per un avvocato è 22%.
Il totale fattura è composto dall’imponibile che possiamo considerare 100% più il 22% di IVA ed è quindi pari al 122%. Per prima cosa devi dividere il totale fattura per 122, poi lo dovrai moltiplicare per il valore che ti serve ovvero l’IVA o l’impobile.
Per trovare l’IVA devi fare (1.000€ / 122) x 22 = 180€. Per trovare l’imponibile, invece, (1.000€ / 122) x 100 = 820€.
L’imponibile, 820€, è la somma tra compenso e contributo integrativo del 4%.
Per trovare le 2 voci prendi 820€ e dividilo per la somma di 100% + 4% ovvero 104.
Per il contributo integrativo dovrai fare (820€ / 104) x 4 = 31,5€. Mentre per il compenso (820€ / 104) x 100 = 788,5€.