In questo articolo vedremo quali aspetti cambiano per i lavoratori autonomi con la riforma IRPEF del 3 dicembre 2024
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Una delle novità più significative è l’introduzione del principio di omnicomprensività
Secondo questo principio, il regime fiscale degli autonomi diventa in parte più simile a quello dei dipendenti.
Nello specifico, il reddito imponibile sarà calcolato sottraendo agli incassi totali tutte le spese sostenute per l’attività.
Ci sono tre eccezioni a questa regola, ovvero tre tipi di quote che non rientrano nel calcolo dell’IRPEF, neanche con la nuova riforma. Si tratta dei contributi previdenziali, che sono sempre deducibili, dei rimborsi spese e delle spese comuni ovvero quelle suddivise con altri professionisti come ad esempio l’affitto dello studio.
Un altro elemento della riforma è il rafforzamento del principio di cassa
Questo criterio stabilisce che gli incassi e le spese devono essere considerati solo nel periodo in cui li ricevi oppure li paghi.
Significa che devi conteggiare i compensi che ricevi nel momento in cui gli incassi, anche se hai fatto il lavoro in un momento diverso. Ad esempio, se hai un lavoro a dicembre 2024 ma il tuo cliente ti paga a gennaio 2025, dovrai conteggiare quei soldi per il 2025.
Lo stesso vale per le spese deducibili, le puoi scaricare solo nell’anno in cui le hai effettivamente sostenute. Ad esempio se ordini un computer a dicembre 2024 ma fai il pagamento a gennaio 2025, potrai scaricare la spesa nel 2025 e non nel 2024.
Questo principio serve a rendere più semplice la gestione fiscale perché toglie la necessità di fare calcoli che prendano in considerazione periodi diversi.
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Un esperto può studiare la tua situazione nello specifico, dirti in che modo queste nuove regole avranno un impatto sulla gestione della tua attività e consigliarti le strategie migliori per ottenere il massimo dalla tua Partita IVA.
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Fonte: Fiscoetasse.it
