In questo articolo parleremo degli aumenti nei contributi che devi versare se sei un libero professionista iscritto alla cassa forense o ad ENPAM
Se vuoi puoi leggere tutta la notizia qui sotto, oppure puoi rivolgerti ad un commercialista per conoscere le novità fiscali che potrebbero impattare sulla tua attività. Per ricevere una consulenza fiscale gratis e senza impegno, compila il form in fondo all’articolo.
Dal 1° gennaio 2025 il calcolo delle pensioni per gli avvocati passa al sistema contributivo ovvero basato sui contributi effettivamente versati
Fino alla fine del 2024, la pensione veniva calcolata con il metodo retributivo che considera solo il reddito medio degli ultimi anni di lavoro.
Se ti iscrivi alla cassa forense nel 2025, la tua pensione sarà solo di tipo contributivo.
Se sei già iscritto, una parte della pensione sarà calcolata con il vecchio metodo e una parte con il nuovo.
Anche le percentuali di contributi che devi versare alla cassa forense aumentano
La percentuale per calcolare il contributo soggettivo, ovvero quello per il calcolo della pensione, passa dal 15% del 2024 al 16% nel 2025, al 17% nel 2026 e al 18% nel 2027.
Se sei un avvocato pensionato attivo, ovvero sei in pensione ma continui a lavorare, il contributi che devi versare passa dal 7,5% al 12% della differenza tra incassi e spese.
Con queste nuove regole sono state introdotte anche agevolazioni a cui puoi accedere se sei un giovane avvocato oppure se hai redditi bassi
Se hai meno di 35 anni, per i primi sei anni di iscrizione alla cassa forense puoi pagare il 50% dei contributi minimi. I contributi minimi per il 2025 sono 3.355€ di contributo soggettivo e 850€ di contributo integrativo.
Se il reddito che dichiari è sotto i 17.190€, indipendentemente dalla tua età, puoi versare i contributi minimi ridotti: 2.750€ di contributo soggettivo e 350€ di contributo integrativo.
Se sei un medico libero professionista, anche tu avrai dei vantaggi nel 2025
Se sei iscritto ad ENPAM, devi versare un contributo, detto quota B, solo se il tuo reddito supera una certa soglia. Questo limite nel 2025 è stato alzato ed ora è di 9.691€. Significa che se la differenza tra i tuoi incassi e le tue spese è più bassa di quella quota, non pagherai questo contributo.
Inoltre, se il tuo reddito supera i 140.000€ in un anno, sulla parte che supera questa quota non pagherai più la percentuale base del 19,5% ma pagherai solo l’1% di contributi.
Possiamo aiutarti a calcolare i tuoi contributi con le nuove regole
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto compilando il form qui sotto.
Fonte: Studiodestefani.com