In questo articolo parleremo di come cambia in alcuni casi il momento in cui gli autonomi devono pagare le tasse sui compensi che ricevono
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Prima di vedere cosa cambia nello specifico, vediamo la regola generale. La tassazione degli autonomi si basa sul cosiddetto principio di cassa
Significa che se hai la Partita IVA, paghi le tasse solo sui soldi che hai già ricevuto e non sui compensi che hai fatturato ma che ancora non ti sono stati pagati.
Ad esempio, se in un anno emetti fatture per un totale di 50.000€ ma a fine anno i tuoi clienti ti hanno versato solo 30.000€, per quell’anno pagherai le tasse solo su 30.000€. Se i 20.000€ restanti ti vengono pagati nell’anno successivo, verserai le loro tasse con la dichiarazione dell’anno successivo.
Con la nuova normativa questa regola rimane invariata se sei un forfettario mentre cambia leggermente se sei in regime ordinario
Se i tuoi clienti sono privati, forfettari o hanno sede all’estero, non cambia niente. Cambia invece se il tuo cliente è una società, un ente pubblico o una Partita IVA ordinaria.
In questi casi, infatti il tuo cliente deve applicare la ritenuta d’acconto sui tuoi compensi, ovvero deve trattenere una parte dei soldi che ti dovrebbe pagare e deve versare come anticipo sulle tue tasse.
Con la nuova regola, sarà la data della ritenuta a contare per capire quando pagare le tasse.
Ad esempio, se emetti una fattura a dicembre 2024, il tuo cliente ordina il bonifico il 30 dicembre 2024 ma tu lo ricevi il 2 gennaio 2025, dovrai dichiarare il compenso e quindi pagare le tasse nel 2024.
Questo perché il tuo cliente ha fatto la ritenuta d’acconto nel 2024, anche se tu hai effettivamente ricevuto i soldi solo l’anno successivo.
Questa regola non si applica se hai la partita IVA in regime forfettario perché non sei soggetto alla ritenuta d’acconto.
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Un esperto può studiare la tua situazione nello specifico, dirti quando devi pagare le tasse per i compensi che hai ricevuto e guidarti nelle scelte migliori per ottenere il massimo dalle agevolazioni fiscali per la tua Partita IVA.
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Fonte: Fiscoetasse.it