Scende il tasso di interesse: cosa cambia per i lavoratori autonomi dal 18 dicembre

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di Gaia Banfi
20 Dicembre 2024
imprenditore che sorride della discesa del tasso di interesse BCE

In questo articolo parleremo di come la riduzione del tasso di interesse deciso dalla BCE avrà effetti per i lavoratori autonomi, in particolare riguardo ai contributi previdenziali e alle eventuali sanzioni

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Il 12 dicembre 2024, la Banca Centrale Europea ha deciso di abbassare il tasso di interesse, portandolo al 3,15%

Questo cambiamento vale ufficialmente dal 18 dicembre 2024.

Dato che da questo valore fisso dipendono tutti i tassi di interesse applicati dalle banche e dagli enti pubblici, cambieranno anche i tassi di interesse che devono pagare le persone.

Le conseguenze di questo cambiamento per i lavoratori autonomi sono legate al versamento dei contributi previdenziali con eventuali ritardi o difficoltà di pagamento.

Se sei un lavoratore autonomo e scegli di pagare i contributi a rate, il nuovo tasso di interesse che dovrai aggiungere è del 9,15%

Questo tasso di interesse si applica alle richieste di rateizzazione fatte dopo il 18 dicembre 2024.

Se chiedi un differimento – cioè uno spostamento della scadenza che l’INPS può concederti per il pagamento dei contributi – verrà applicato lo stesso tasso del 9,15%. 

Questo significa che, se ottieni l’autorizzazione a ritardare la scadenza di un versamento, dovrai usare questa percentuale per calcolare gli interessi che dovrai versare in più.

Quando ci sono ritardi o mancanze nel pagamento dei contributi previdenziali si applicano delle sanzioni. Con la riduzione del tasso della BCE, anche queste sanzioni sono state modificate.

Se sei un lavoratore autonomo e paghi i contributi in ritardo, la sanzione è pari all’8,65%, ossia il nuovo tasso di riferimento che è del 3,15% più 5,5 punti percentuali.

Se però fai il pagamento entro 120 giorni dalla scadenza e senza aver ricevuto delle lettere o degli avvisi da parte dell’INPS, la sanzione scende al 3,15%, che è il solo tasso di riferimento.

Se invece scegli di non pagare i contributi, stai commettendo quella che si chiama evasione contributiva ed è molto più grave. In questo caso, la sanzione arriva fino al 30% dell’importo che avresti dovuto versare. Anche in questo caso, se decidi di rimetterti in regola autonomamente puoi avere una riduzione della multa.

Possiamo aiutarti a capire come calcolare gli interessi e l’eventuale multa per rimetterti in regola con il versamento dei contributi

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Fonte: Fiscoetasse.com

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