Fotografo freelance: come fare e quanto si guadagna?

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Per poter diventare fotografo freelance puoi:

  • lavorare in prestazione occasionale
  • aprire la Partita IVA

Se sei all’inizio della tua carriera e svolgi l’attività come fotografo in modo saltuario, puoi lavorare in prestazione occasionale sottraendo dal tuo compenso la ritenuta d’acconto del 20% che corrisponde ad un anticipo sulle tasse che il cliente versa per conto tuo. 

Ad esempio, se hai svolto una prestazione occasionale concordando con il tuo cliente un compenso lordo di 200€, incasserai solo 160€ perché la ritenuta d’acconto sarà di 40€ (200€ x 20%).

Dovrai aprire la Partita IVA quando l’attività da fotografo diventerà il tuo lavoro, che svolgerai in modo abituale e professionale.

Prima di aprirla devi:

  • scegliere il codice ATECO, che serve per identificare l’attività che svolgi. Potrai utilizzarne uno tra:
    • 74.20.19 – Altre attività di riprese fotografiche, per realizzare fototessere, servizi fotografici amatoriali e professionali, pubblicazioni per riviste di moda, matrimoni o viaggi
    • 74.20.22 – Attività di fotoreporter, se lavori nel fotogiornalismo e per i reportage
    • 74.20.12 – Attività di riprese aeree nel campo della fotografia, per chi realizza foto con riprese dall’alto
  • individuare il regime fiscale: indicando se vuoi aprire in forfettario o in ordinario

Per aprirla devi:

  • compilare il modello AA9/12 ed inviarlo all’agenzia delle entrate:
    • per posta
    • via internet
    • consegnandolo a mano allo sportello della sede dell’agenzia della tua zona
  • iscriverti alla gestione separata INPS alla quale verserai i contributi calcolati sul 26,07% del tuo incassato netto

Puoi compilare ed inviare le pratiche:

  • autonomamente, scaricando il modulo AA9/12 dal sito dell’agenzia delle entrate. In questo caso i costi di apertura sono pari a zero
  • tramite un intermediario, come un commercialista al quale dovrai pagare la parcella per la consulenza e l’assistenza

Il tuo guadagno come freelance dipende da diversi fattori, come il numero di clienti o le tue tariffe. Per determinarlo devi considerare anche i costi di gestione e mantenimento:

  • tasse, diverse in base al tuo regime fiscale:
    • forfettario: sono il 15% del tuo incasso netto, oppure il 5% per i primi 5 anni se avvii una nuova attività
    • ordinario: devi pagare l’IRPEF, un’imposta che parte da una percentuale minima del 23% fino ad una massima del 43% che deve essere calcolata sul tuo reddito al netto delle spese effettivamente sostenute per la tua attività
  • contributi: da versare alla gestione separata INPS con una percentuale del 26,07%
  • commercialista: con un costo medio di 700€ per il regime forfettario e 1.500€ per l’ordinario

Per capire come fare le scelte giuste nell’aprire la tua Partita IVA, il commercialista è la persona giusta a cui rivolgerti perché, grazie alla sua esperienza, potrà trovare le soluzioni migliori per te.

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gaia_noroles

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