Se sei un medico o un odontoiatra non puoi evitare di pagare l’ENPAM perché la possibilità di chiedere l’esonero è scaduta nel 2021, ma hai un modo per risparmiare, per capire come, vediamo i due tipi di quote che sono da versare.
Se sei iscritto ad ENPAM devi pagare due tipi di contributi:
- quota A, da versare indipendentemente dal reddito e diversa in base alla tua età
- quota B, pari al 19,5% del reddito, da versare a conguaglio dopo il pagamento della quota A
Puoi risparmiare sul versamento della quota B riducendo la percentuale di contributi al:
- 9,5% se sei un:
- medico iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria, come l’AGO
- pensionato nel Fondo Generale
- 2% se:
- hai un reddito intramoenia, derivante da prestazioni fatte fuori dall’orario di lavoro all’interno dell’ospedale
- partecipi ad un corso di medicina generale
La scadenza per il pagamento dei contributi ENPAM dipende dalla quota che devi pagare:
Quota A, che può essere versata:
- in un’unica soluzione il 30 aprile
- in quattro rate con scadenza il:
- 30 aprile
- 30 giugno
- 30 settembre
- 30 novembre
- in otto rate con scadenza il:
- 30 aprile
- 31 maggio
- 30 giugno
- 31 luglio
- 31 agosto
- 30 settembre
- 31 ottobre
- 30 novembre
Per accedere al versamento a rate devi aver attivato entro il 15 marzo la domiciliazione bancaria ovvero l’addebito automatico dei contributi sul tuo conto corrente.
Quota B, dove le scadenze sono diverse in base alla modalità di pagamento che scegli:
- in un’unica soluzione il 31 ottobre
- in due rate: 31 ottobre e 31 dicembre
- in cinque rate da versare entro il:
- 31 ottobre
- 31 dicembre
- 28 febbraio
- 30 aprile
- 30 giugno
Per assicurarti di pagare i contributi ENPAM nel modo corretto puoi rivolgerti ad un commercialista che, grazie alla sua esperienza, si assicurerà il rispetto delle scadenze e ti aiuterà ad accedere alle agevolazioni che ti spettano.
Puoi richiedere una consulenza gratuita e senza impegno da un consulente fiscale di Fiscozen, compilando il modulo che trovi qui sotto.