I costi che dovrà sostenere una Partita IVA forfettaria includono:
- Costo del commercialista o del servizio di consulenza fiscale
- Contributi INPS
- Tasse
Il regime forfettario presuppone una tassazione agevolata al 15% per coloro che hanno un incassato inferiore a 85.000€ all’anno oltre che gli altri requisiti richiesti. Tale percentuale scende al 5% per le nuove attività per i primi 5 anni.
Le tasse ed i contributi da versare non vengono determinati sul totale dell’incassato, ma su una percentuale di esso. Infatti, la base imponibile viene identificata grazie al coefficiente di redditività, determinato dal codice ATECO.
Facciamo un esempio:
Alberto è un videomaker che ha iniziato da poco la sua attività e quindi deve corrispondere un’imposta sui redditi del 5%. Il suo incasso annuale è di 25.000€ e il coefficiente di redditività determinato dal suo codice ATECO è del 78%.
- Reddito lordo 25.000 x 78% = 19.500€
- Importo tasse da pagare a saldo 19.500 x 5% = 975€
Oltre alle tasse dovremmo aggiungere i contributi previdenziali che, in questo caso, devono essere corrisposti in base alla gestione separata INPS. La percentuale relativa ai contributi previdenziali, che, anche per il 2023, è del 26,07%, calcolata dopo l’applicazione del coefficiente di redditività:
- Reddito lordo 25.000 x 78% = 19.500€
- Importo contributi da pagare a saldo: 19.500 x 26,07% = 5.083€
Ai costi appena identificati dovranno poi essere sommati quelli relativi al commercialista, che variano in funzione di:
- Tipologia del servizio richiesto
- Tipologia del cliente
- Settore di attività
- Area geografica dove si svolge l’attività
- Disponibilità del commercialista
Vuoi tenere sotto controllo in ogni momento i costi della tua Partita IVA forfettaria? Ricevi una consulenza gratuita e senza impegno compilando il form qui sotto.