Certificazione corrispettivi: cos’è e come funziona?

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In questo articolo vedremo cos’è la certificazione dei corrispettivi e come funziona.

Conoscere questo argomento ti aiuta a gestire nel modo corretto le entrate della tua attività e ti permette di sapere quanto denaro hai a disposizione da reinvestire nella tua attività.

Il commercialista può aiutarti a certificare i corrispettivi nel modo corretto. Se vuoi, puoi ottenere un consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un nostro esperto, compilando il form in fondo alla pagina.

La certificazione dei corrispettivi è il modo attraverso cui certifichi di aver effettuato una vendita di beni o servizi

È il caso della compilazione della ricevuta fiscale con i dati dei prodotti o servizi venduti e relativi importi, o l’emissione dello scontrino con un registratore di cassa.

La certificazione dei corrispettivi è stata introdotta per semplificare le operazioni per i commercianti al dettaglio, che non sono più obbligati ad emettere fattura per ogni transazione. Infatti, ora devi emettere la fattura solo se te la chiede il cliente.

Dovrai inviare i corrispettivi all’agenzia delle entrate alla fine di ogni giornata. Puoi farlo in 2 modi 

Se hai un registratore elettronico, ti basterà cliccare un tasto e tutti gli scontrini saranno mandati automaticamente all’agenzia delle entrate.

Se invece non hai un registratore elettronico, alla fine della giornata dovrai andare sul sito dell’agenzia delle entrate ed inviarli direttamente lì. 

Per farlo devi accedere al portale fatture e corrispettivi e compilare un documento inserendo la descrizione del bene o del servizio venduto, l’imponibile IVA, l’eventuale sconto, l’importo pagato e il metodo di pagamento.

Non sei obbligato ad inviare lo scontrino elettronico per le operazioni per le quali hai emesso una fattura. 

Se ti dimentichi di certificare i corrispettivi, hai 12 giorni per recuperare

Ad esempio, per inviare i corrispettivi del 31 marzo hai tempo fino al 12 aprile. 

In caso di mancato invio all’agenzia delle entrate dei corrispettivi telematici sono previste sanzioni

La mancata o la tardiva comunicazione dei corrispettivi o l’invio di corrispettivi non completi o non corrispondenti alle entrate reali comporta l’applicazione di una sanzione pari al 90% dell’imposta.

A questa sanzione può essere aggiunta anche la sospensione dell’esercizio dell’attività per un periodo che va da un minimo di 3 giorni ad un massimo di un mese per importi non comunicati correttamente inferiori a 50.000€.

Se la cifra non comunicata supera i 50.000€, rischi la sospensione dell’attività fino a 6 mesi.

Possiamo aiutarti a gestire i corrispettivi della tua attività

Essere affiancati da un commercialista può aiutarti a svolgere al meglio queste pratiche con la serenità di fare tutto correttamente. 

Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita con un esperto Fiscozen compilando il form qui sotto.

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Scritta da un nostro Autore

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