È il numero che trovi nell’ultima riga di dati prima del codice a barre e serve per identificarla in modo univoco.
Devi indicare il codice della marca da bollo su tutte le copie di una fattura cartacea ed applicare il tagliando solo sull’originale da consegnare al cliente.
In questo modo, anche non avendo sotto mano la fattura originale si può risalire alla marca da bollo utilizzata e assicurarsi che l’imposta sia stata correttamente pagata.
Se non applichi la marca da bollo sulle fatture per le quali è richiesta rischi una multa che va da 2€ a 10€ per ogni imposta non pagata.
Devi mettere la marca da bollo sulle fatture che sono contemporaneamente:
- esenti IVA
- di importo superiore a 77,47€
Con il passaggio alla fatturazione elettronica, la marca da bollo cartacea è stata sostituita dall’imposta di bollo virtuale che va inserita al momento della creazione del documento e pagata trimestralmente tramite modello F24.
Le scadenze fisse per il pagamento dei modelli F24 sono:
- 31 maggio: pagamento delle imposte di bollo relative al primo trimestre
- 30 settembre: secondo trimestre
- 30 novembre: terzo trimestre
- 28 febbraio dell’anno successivo: quarto trimestre
Inoltre, puoi rimandare i pagamenti se:
- l’importo da pagare per il primo trimestre non supera i 250€: puoi rimandare al 30 settembre
- la somma degli importi per primo e secondo trimestre non supera i 250€: puoi pagare tre trimestri in un’unica soluzione entro il 30 novembre
Se vuoi assicurarti di utilizzare le marche da bollo nel modo corretto e di essere sempre in regola con il pagamento delle imposte di bollo, il commercialista è il professionista giusto a cui chiedere consiglio.
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