Cos’è la Comunicazione Unica?
La Comunicazione Unica d’Impresa è, attualmente, l’unico strumento valido per depositare l’iscrizione di una nuova impresa nel Registro delle Imprese (gestito dalla sede territorialmente competente delle Camere di Commercio), segnando così il suo effettivo avvio. Introdotta dall’Art. 9 della Legge n. 40/2007, la Comunicazione Unica, presentata in forma telematica, diviene obbligatoria, a decorrere dal 01 aprile 2010, nei seguenti casi:
- Presentazione domanda di iscrizione al Registro delle Imprese
- Presentazione richiesta di variazione/cessazione (per imprese già esistenti)
In termini informatici, quindi, la Comunicazione Unica d’Impresa è un documento generato, compilato ed inoltrato online, composto dai seguenti file:
- Modello riassuntivo, che contiene:
- Dati del richiedente
- Oggetto della comunicazione
- Riepilogo richieste inoltrate ai vari enti
- Uno o più dei seguenti modelli:
- Modello per il Registro Imprese
- Modello per l’Agenzia delle Entrate
- Modello per l’INPS
- Modello per l’INAIL (ove occorre)
Se l’esercizio dell’attività è limitato a chi possiede determinati requisiti (es. qualifiche professionali, requisiti igienico-sanitari, ecc.), oltre alla Comunicazione Unica, bisognerà presentare anche la SCIA – o Segnalazione Certificata di Inizio Attività – indirizzata al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) del proprio Comune.
Chi deve inviare la Comunicazione Unica?
Come abbiamo visto in questo precedente post, non tutti i lavoratori autonomi sono tenuti a presentare la Comunicazione Unica per aprire Partita IVA e iniziare le attività. Difatti, questo step è obbligatorio solo per le ditte individuali da iscrivere al Registro delle Imprese, mentre l’iter dei professionisti è rapido e a costo zero.
Stabilire il corretto inquadramento per ciascuna attività, però, non sempre è facile, specialmente quando si ha a che fare con settori innovativi e, quindi, poco conosciuti e/o non soggetti a normative, regolamentazioni, ecc..
Altri casi di confusione riguardano, invece, le attività che possono svolgersi con inquadramenti diversi, che riflettono differenze minime che solo un occhio esperto è in grado di individuare. Pensiamo, ad esempio, ad un consulente marketing che, se si occupa di elaborare strategie di comunicazione, può operare tranquillamente come libero professionista. Se, però, vuole integrare servizi più avanzati, come la gestione diretta dei budget per le campagne promozionali tramite il proprio conto/carta, il suo ruolo viene paragonato ad un’agenzia pubblicitaria e, quindi, si passa ad un inquadramento di tipo commerciale.
Ad ogni modo, provando a semplificare la questione, sono tenuti ad inviare la Comunicazione Unica:
- Gli imprenditori del commercio, come i titolari di negozi fisici e siti di e-commerce
- I titolari di agenzie (es. agenzie di marketing, organizzazione eventi, pubblicità, ecc.)
- I titolari di esercizi pubblici, come bar, ristoranti, pub, ecc.
- Gli imprenditori artigiani, categoria che comprende:
- Parrucchieri, estetiste, tatuatori, cigliste e onicotecniche, ecc.
- Fabbri, falegnami, idraulici, elettricisti, giardinieri, ecc.
- Pasticceri, cuochi, cake-designer, ecc.
- Sarti, stilisti, tappezzieri, ecc.
- Imprese di pulizie, addetti alle disinfestazioni e sanificazioni, ecc.
A cosa serve la Comunicazione Unica d’Impresa?
Come abbiamo anticipato, la Comunicazione Unica è una pratica informatica composta dalla documentazione che, in passato, era necessario consegnare manualmente e in forma cartacea presso le sedi dei seguenti enti:
- Camere di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato (CCIAA)
- Agenzia delle Entrate
- INPS
- INAIL (ove occorre)
Da qualche anno, invece, è possibile informare i suddetti enti con una sola comunicazione telematica, che permette di riunire in un solo adempimento i seguenti passaggi:
- Richiesta iscrizione al Registro delle Imprese
- Richiesta iscrizione al Repertorio Economico – Amministrativo (REA) o all’Albo Artigiani
- Richiesta Codice Fiscale e Partita IVA, comprensiva di:
- Indicazione Codice ATECO
- Indicazione regime fiscale
- Richiesta iscrizione all’INPS (Gestione Artigiani e Commercianti)
- Apertura posizione assicurativa presso l’INAIL (ove occorre)
Insomma, come puoi facilmente immaginare, l’uso della Comunicazione Unica e della relativa procedura online per la compilazione e l’invio della pratica, ossia la ormai nota ComUnica, ha contribuito a:
- Semplificare l’iter burocratico per aprire una nuova impresa
- Ridurre i tempi di attesa e le possibilità di errore
Analizziamo, perciò, la procedura ComUnica e i prerequisiti da esibire per cominciare con i primi passaggi.
Cos’è la procedura ComUnica?
Come abbiamo ripetuto più volte, con il termine ComUnica si intende generalmente sia il procedimento telematico con cui si apre una nuova attività, sia la pratica stessa da inoltrare alla Camera di Commercio, all’INPS, ecc..
Quali sono i prerequisiti?
Prima di iniziare a predisporre e, successivamente, inoltrare online la Comunicazione Unica d’Impresa, è necessario dotarsi dei seguenti prerequisiti:
- Adesione (gratuita) al servizio Telemaco – Consultazione ed Invio Pratiche della Comunicazione Unica
- Firma Digitale, con lo stesso valore legale di una firma autografa
- Indirizzo PEC – Posta Elettronica Certificata da indicare all’interno nella stessa pratica, per ricevere eventuali comunicazioni relative al procedimento e visionare gli esiti da parte degli enti interessati.
Inoltre, ti ricordiamo che, per eseguire l’operazione ComUnica in maniera più rapida, facile e sicura, è consentito il ricorso ad un intermediario. Il costo del servizio varia innanzitutto a seconda del tipo di impresa: si parte da poche centinaia di euro, comprensive di imposte e diritti camerali, per le ditte individuali, per arrivare a cifre ben più elevate per le forme più complesse, come le società di persone e di capitali, le cooperative, i consorzi, ecc..
Quali sono i costi?
In questo paragrafo prenderemo in esame le ditte individuali, ovvero le imprese più semplici che prevedono un unico soggetto nel ruolo di titolare. Quanto costa, dunque, aprire una ditta individuale? Qual è il budget da preventivare per inviare la Comunicazione Unica? I costi fissi riguardano l’iscrizione alla Camera di Commercio, ovvero:
- Diritto camerale annuale: 44 euro (da versare ogni anno)
- Diritti di segreteria: 18 euro
- Imposta di bollo: 17,50
Ad essi dovrai aggiungere il prezzo dei seguenti servizi (variabile in base al fornitore scelto):
- Firma Digitale
- Abbonamento PEC
In ultimo, se deciderai di accettare i nostri consigli e rivolgerti ad un intermediario per il disbrigo della Comunicazione Unica, sappi che esiste un modo semplice ed efficace per risparmiare anche su questo servizio.
Approfitta dell’offerta Fiscozen dedicata alle imprese individuali: con una spesa minima – pari a 200 euro + IVA – riceverai assistenza completa per l’elaborazione e l’invio telematico della Comunicazione Unica, per la presentazione della SCIA e con incluso il pagamento dei diritti camerali, di segreteria e delle imposte.
E non è tutto: un nostro consulente di fiducia ti affiancherà nell’apertura della tua Partita IVA, aiutandoti ad individuare il Codice ATECO più adatto per il tuo nuovo business. Riceverai il dovuto supporto nel caso in cui tu voglia avviare un’attività digitale, in un settore di recente sviluppo, oltre che per la scelta del miglior regime fiscale.
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Come inviare la ComUnica?
La ComUnica – come anticipato – ha sostituito le vecchie modalità con cui era possibile avviare un’impresa. Da oltre dieci anni, infatti, l’operazione si svolge per via telematica: dalla preparazione dei documenti che saranno contenuti nella Comunicazione Unica d’Impresa all’invio degli stessi, fino allo scambio di informazioni via PEC.
Dunque, per inoltrare la pratica, oggigiorno potrai utilizzare uno dei seguenti strumenti:
ComUnica StarWeb
ComUnica StarWeb è un servizio online che, attraverso un sistema di compilazione automatico, permette di predisporre ed inviare le pratiche di Comunicazione Unica relative a ditte individuali e imprese artigiane.
Non è necessario scaricare e/o installare alcun software sul proprio PC.
Il servizio è accessibile tramite questo link.
Pratica Semplice
In alternativa, è disponibile la procedura agevolata detta “Pratica Semplice”, pensata per i titolari che non desiderano ricorrere al supporto di un intermediario. Questo strumento permette di iscrivere la nuova impresa al Registro delle Imprese e di fornire (o, se già presente, modificare) l’indirizzo PEC associato, con pochi e rapidi click.
Clicca su questo link per accedere al servizio.
Fedra
In ultimo ricordiamo che esiste un terzo canale, ma riservato a società, associazioni, consorzi, ecc., chiamato Fedra.
Si tratta di uno strumento che richiede il download di un apposito software, mediante il quale è possibile trasmettere le pratiche di Comunicazione Unica relative ad imprese con forma giuridica diversa da quella individuale.
Conclusioni
Oggi abbiamo ripercorso tutti i passaggi compresi nella Comunicazione Unica e le modalità con cui è possibile svolgere, da soli o, meglio, con il supporto di una figura competente, la procedura digitale detta ComUnica.
Fare tutto in autonomia, infatti, è potenzialmente un’opzione valida, ma che di certo conduce ad un maggiore stress, ad una dilatazione dei tempi e ad un grande impegno da parte del titolare, specialmente se si ha poca esperienza con fisco, pratiche e burocrazia. Al contrario, potersi consultare con un esperto, anche per minimi dubbi, equivale a ridurre drasticamente ogni eventuale errore e fare sì che non sopraggiungano motivi di rallentamento.
Insomma: meno fatica e molte risorse in più da dedicare allo sviluppo del tuo futuro business!