Il calcolo dei contributi è diverso a seconda che tu sia un libero professionista o il titolare di una ditta individuale.
Se sei un libero professionista pagherai contributi diversi a seconda a seconda che tu svolga una professione:
- che richiede l’iscrizione ad un albo professionale, come l’avvocato: dovrai pagare i contributi alla cassa professionale di riferimento
- che non prevede l’iscrizione ad un albo, ad esempio il web designer: dovrai pagare i contributi alla gestione separata INPS
Nel primo caso il calcolo dei contributi che dovrai versare sarà diverso a seconda della tua cassa di riferimento e del suo regolamento.
In genere dovrai versare tre tipi di contributi:
- soggettivo: utile alla creazione della tua futura pensione che viene calcolato sui tuoi compensi netti e ha un importo minimo fisso
- integrativo: utile a finanziare la cassa previdenziale, pari al 2% o al 4% dei tuoi compensi, a seconda della cassa, da addebitare al tuo cliente in fattura
- di maternità, di importo fisso stabilito di anno in anno
Nel secondo caso verserai alla gestione separata il 26,07% del tuo imponibile netto senza alcun importo minimo fisso. Ciò vuol dire che se il tuo imponibile è uguale a zero non dovrai pagare contributi.
Se sei titolare di una ditta individuale, dovrai pagare alla gestione INPS artigiani o commercianti due tipi di contributi:
- fissi, pari a:
- 4.515,43€ se sei commerciante
- 4.427,04€ se sei artigiano
- variabili, calcolati applicando sull’imponibile che supera i 18.415€ la percentuale del:
- 24,48% se sei commerciante
- 24% se sei artigiano
Pagherai i contributi fissi in quattro rate trimestrali con scadenza:
- 1° trimestre: 16 maggio
- 2° trimestre: 20 agosto
- 3° trimestre: 16 novembre
- 4° trimestre: 16 febbraio dell’anno successivo
Pagherai i contributi variabili:
- Il 30 giugno: saldo dei contributi dell’anno precedente e primo acconto di quello in corso
- Il 30 novembre: il secondo acconto dei contributi dell’anno in corso
Puoi trovare l’imponibile netto su cui calcolare i contributi in due modi diversi in base al tuo regime fiscale:
- ordinario: devi sottrarre ai tuoi ricavi le spese che hai sostenuto per la tua attività. Ad esempio se hai incassato 90.000€ e hai sostenuto spese pari a 20.000€, il tuo imponibile netto sarà 70.000€ (90.000€ – 20.000€).
- forfettario: moltiplichi il tuo incassato per un valore detto coefficiente di redditività, che identifica su quale parte dell’incassato pagherai le tasse e i contributi. Ad esempio se sei un massaggiatore il tuo coefficiente di redditività è 67%
Per essere supportato nel calcolo dei contributi nella tua situazione specifica, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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