Tasse e contributi: quanti se ne pagano con la Partita IVA?

Leggi l'articolo o risolvi ogni dubbio con una consulenza su misura per te, gratis e senza impegno. Compila qui per riceverla.

Form_2023
check-double-line
Questa è una guida verificata

Il calcolo dei contributi è diverso a seconda che tu sia un libero professionista o il titolare di una ditta individuale.

Se sei un libero professionista pagherai contributi diversi a seconda a seconda che tu svolga una professione: 

  • che richiede l’iscrizione ad un albo professionale, come l’avvocato: dovrai pagare i contributi alla cassa professionale di riferimento
  • che non prevede l’iscrizione ad un albo, ad esempio il web designer: dovrai pagare i contributi alla gestione separata INPS

Nel primo caso il calcolo dei contributi che dovrai versare sarà diverso a seconda della tua cassa di riferimento e del suo regolamento. 

In genere dovrai versare tre tipi di contributi: 

  • soggettivo: utile alla creazione della tua futura pensione che viene calcolato sui tuoi compensi netti e ha un importo minimo fisso
  • integrativo: utile a finanziare la cassa previdenziale, pari al 2% o al 4% dei tuoi compensi, a seconda della cassa, da addebitare al tuo cliente in fattura
  • di maternità, di importo fisso stabilito di anno in anno

Nel secondo caso verserai alla gestione separata il 26,07% del tuo imponibile netto senza alcun importo minimo fisso. Ciò vuol dire che se il tuo imponibile è uguale a zero non dovrai pagare contributi. 

Se sei titolare di una ditta individuale, dovrai pagare alla gestione INPS artigiani o commercianti due tipi di contributi:

  • fissi, pari a:
    •  4.515,43€ se sei commerciante 
    •  4.427,04€ se sei artigiano
  • variabili, calcolati applicando sull’imponibile che supera i 18.415€ la percentuale del:
    • 24,48% se sei commerciante
    • 24% se sei artigiano 

Pagherai i contributi fissi in quattro rate trimestrali con scadenza: 

  • 1° trimestre: 16 maggio
  • 2° trimestre: 20 agosto 
  • 3° trimestre: 16 novembre 
  • 4° trimestre: 16 febbraio dell’anno successivo 

Pagherai i contributi variabili:

  • Il 30 giugno: saldo dei contributi dell’anno precedente e primo acconto di quello in corso  
  • Il 30 novembre: il secondo acconto dei contributi dell’anno in corso

Puoi trovare l’imponibile netto su cui calcolare i contributi in due modi diversi in base al tuo regime fiscale:

  • ordinario: devi sottrarre ai tuoi ricavi le spese che hai sostenuto per la tua attività. Ad esempio se hai incassato 90.000€ e hai sostenuto spese pari a 20.000€, il tuo imponibile netto sarà 70.000€ (90.000€ – 20.000€).
  • forfettario: moltiplichi il tuo incassato per un valore detto coefficiente di redditività, che identifica su quale parte dell’incassato pagherai le tasse e i contributi. Ad esempio se sei un massaggiatore il tuo coefficiente di redditività è 67%

Per essere supportato nel calcolo dei contributi nella tua situazione specifica, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.

Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto Fiscozen compilando il form qui sotto.

icon
Questa è una guida verificata
Tutti i nostri articoli vengono scritti, controllati e verificati dai nostri consulenti ed esperti fiscali per assicurarti la massima affidabilità e chiarezza.

Scritta da un nostro Autore

gaia_noroles

Controllata da un Esperto Fiscale

gaetano_noroles

Fiscozen S.p.A. · Via XX Settembre 27 · 20123 Milano · P.IVA 10062090963