Corrispettivi elettronici: cosa sono e chi deve emetterli?

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I corrispettivi elettronici rappresentano il metodo per inviare telematicamente all’agenzia delle entrate gli incassi giornalieri.

Con il termine “corrispettivi” si intendono gli incassi ottenuti da artigiani e commercianti che non hanno l’obbligo di emettere la fattura per ogni transazione, a meno che non sia il cliente a richiederla.

Devi registrare i tuoi corrispettivi in modalità elettronica se se sei un artigiano o un commerciante che non si occupa di commercio elettronico. 

In questo caso devi certificare e trasmettere i corrispettivi all’agenzia delle entrate o, in alternativa, devi munirti di un registratore di cassa abilitato per emettere scontrini elettronici.

Sei esonerato completamente dall’emissione dei corrispettivi elettronici se con la tua Partita IVA gestisci un ecommerce. In questo caso dovrai continuare a tenere il registro dei corrispettivi in formato “cartaceo” senza dover effettuare le comunicazioni giornaliere all’agenzia delle entrate.

In ogni caso, non sei obbligato a registrare una transazione con i corrispettivi elettronici per le operazioni per le quali hai emesso una fattura. 

Per inviare i corrispettivi elettronici tramite il sito dell’agenzia delle entrate devi:

  • accedere al portale fatture e corrispettivi 
  • compilare il documento commerciale inserendo:
    • descrizione del bene o del servizio venduto
    • imponibile IVA
    • eventuale sconto
    • importo pagato e metodo di pagamento

La trasmissione telematica dei corrispettivi all’agenzia delle entrate deve essere effettuata entro i 12 giorni successivi. Questo obbligo riguarda anche i giorni di chiusura dell’esercizio ed i giorni in cui i corrispettivi sono stati pari a zero.

In caso di mancato invio all’agenzia delle entrate dei corrispettivi elettronici sono previste sanzioni:

La mancata o la tardiva comunicazione dei corrispettivi o l’invio di corrispettivi non completi o non corrispondenti alle entrate reali comporta l’applicazione di una sanzione del 90% dell’imposta.

A questa sanzione può essere aggiunta anche la sospensione dell’esercizio dell’attività per: 

  • un periodo che va da un minimo di 3 giorni ad un massimo di un mese per importi non comunicati correttamente inferiori a 50.000€
  • un periodo massimo di 6 mesi per importi non comunicati correttamente superiori a 50.000€

Per essere sicuro di inviare i corrispettivi elettronici nei modi e nei tempi giusti, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti. 

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Scritta da un nostro Autore

gaia_noroles

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