Lavorare online senza Partita IVA: quando si può e quanto costa?

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In questo articolo vedremo in quali casi puoi lavorare online senza la Partita IVA e quali sono i costi che devi affrontare

Lavorare online senza Partita IVA è permesso solo in alcuni casi specifici e se non rispetti queste regole puoi ricevere multe anche salate.

Il commercialista è il professionista giusto che può aiutarti a capire in quali casi puoi lavorare senza Partita IVA e quando invece sia il momento di aprirla. Puoi ottenere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto, compilando il form in fondo alla pagina.

Puoi lavorare online senza Partita IVA solo ad alcune condizioni

La prima condizione è che puoi svolgere solo attività intellettuali, come ad esempio il copywriter, e non attività d’impresa come la gestione di un e-commerce o l’ADV specialist che gestisce il budget del cliente.

La seconda è che non puoi svolgere attività che prevedono un albo. Quindi ad esempio non puoi lavorare come avvocato o psicologo che offre consulenze online.

La terza è che non puoi promuoverti in nessun modo, né con un sito web, né con profilo social o con sponsorizzazioni.

La quarta condizione è che la tua attività deve essere occasionale, non continuativa. Significa ad esempio che se sei un social media manager puoi fare una consulenza una volta ogni tanto ma non puoi prendere in carico un cliente e gestire i suoi profili mese dopo mese.

Se rispetti tutte le condizioni puoi lavorare con la prestazione occasionale

I tuoi clienti possono essere solo delle attività e non dei privati. Quando ricevi i soldi dal tuo cliente devi emettere una ricevuta che includa il 20% di ritenuta d’acconto: si tratta di un anticipo sulle tasse che il tuo cliente trattiene e versa allo stato al posto tuo. 

Se ad esempio hai fatto un lavoro per 100€, il tuo cliente verserà 80€ a te e 20€ allo stato.

Se i tuoi incassi superano i 5.000€ devi iscriverti alla gestione separata INPS e versare i contributi

Puoi continuare a fare prestazioni occasionali ma sul tuo compenso dovrai calcolare il 33% di contributi, metà a carico tuo e metà a carico del tuo cliente, che il cliente tratterrà dal tuo compenso e verserà allo stato.

Con tutti questi costi, potrebbe essere più conveniente aprire la Partita IVA

Se accedi al regime forfettario paghi solo il 15% o il 5% di tasse invece del 20% e non hai tutte le limitazioni che abbiamo elencato sopra

Un commercialista può studiare la tua situazione nello specifico e aiutarti a capire quale sia il momento giusto.

Anche noi lo facciamo e se vuoi puoi ottenere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto, compilando il form qui sotto.

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Scritta da un nostro Autore

gaia_noroles

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