I costi della Partita IVA in regime ordinario variano a seconda che tu apra come:
- libero professionista
- ditta individuale
Se scegli di lavorare come libero professionista, aprire la Partita IVA è gratuito e potrai farlo compilando il modello AA9/12 e facendolo avere all’agenzia delle entrate tramite:
- caricamento dal sito web
- posta raccomandata
- consegna a mano in uno sportello dell’agenzia
Puoi svolgere la pratica in autonomia oppure facendoti supportare da un professionista come un commercialista o un consulente fiscale. in questo secondo caso dovrai pagare i servizi del professionista a cui ti affidi.
Dovrai anche pagare i contributi in modo diverso a seconda che tu sia:
- un professionista iscritto ad un albo: dovrai iscriverti alla tua cassa professionale di riferimento a cui versare i contributi. Per conoscere le percentuali di contributi che dovrai versare, puoi consultare il sito web della tua cassa.
- un professionista senza cassa: devi iscriverti alla gestione separata INPS e pagare i contributi che, anche per il 2023, corrispondono al 26,07% del tuo imponibile
Se apri una ditta individuale, dovrai inviare per via telematica la pratica ComUnica che ti permette di:
- aprire la Partita IVA
- iscriverti alla camera di commercio che ha un costo diviso in:
- imposta di bollo: 17.50€
- diritti di segreteria: 18€
- diritto camerale: da 53€ a 120€ a seconda della sezione del registro imprese a cui verrai iscritto. Ogni anno dovrai di nuovo pagare il diritto camerale per mantenere attiva la tua iscrizione
- iscriverti all’INPS
- eventualmente aprire la tua posizione presso l’INAIL, se l’attività che svolgerai lo richiede
Avrai anche bisogno di inviare la pratica SCIA allo sportello SUAP del tuo comune e il costo varia a seconda della tua città: in alcune è gratis, in altre è richiesto un contributo alle spese di segreteria.
Dovrai iscriverti alla tua gestione INPS di riferimento e versare i contributi in una parte fissa ed eventualmente una variabile:
- gestione commercianti: 4.515€ di contributi fissi da versare indipendentemente da quanto incasserai e, se superi i 18.415 di imponibile, sull’eccedenza dovrai versare il 24,48%
- gestione artigiani: 4.427€ di contributi fissi annuali e, al superare dei 18.415€ di imponibile, sull’eccedenza dovrai versare il 24%
Per aprire la tua attività avrai anche bisogno di una casella PEC e un servizio di firma digitale, in genere i prezzi partono da 35€ all’anno.
Sia che tu scelga di aprire come libero professionista, sia come ditta individuale, dovrai pagare l’imposta sostitutiva del 15%, o del 5% per i primi 5 anni. La percentuale non si calcola sul totale degli incassi ma solo su una parte indicata dal coefficiente di redditività, un valore percentuale specifico per ogni attività.
Tramite il coefficiente di redditività si individua anche la parte di incassi che identifica le spese che si stima tu abbia dovuto sostenere per la tua attività. Con il regime forfettario infatti non hai bisogno di tenere traccia delle spese perchè non puoi scaricare direttamente nessun costo.
Per fare un calcolo esatto dei costi che dovrai sostenere per la tua Partita Iva in regime forfettario, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti
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