Integrazione e autofattura: cosa sono e quali sono le differenze?

Leggi l'articolo o risolvi ogni dubbio con una consulenza su misura per te, gratis e senza impegno. Compila qui per riceverla.

Form_2023
check-double-line
Questa è una guida verificata

La differenza tra integrazione dell’IVA in fattura e autofattura riguarda il modo in cui deve essere segnata l’IVA in fattura. A seconda del fornitore con il quale stai avendo a che fare dovrai fare una o l’altra:

  • l’integrazione con transazioni UE
  • l’autofattura con quelle extra-UE

Per fare l’integrazione dovrai registrare la fattura che hai ricevuto dal tuo fornitore sia nel registro degli acquisti, sia nel registro delle vendite.

Step 1: quando ti arriva la fattura del tuo fornitore UE, che è senza IVA, inseriscila nel registro degli acquisti. 

Ti conviene usare una numerazione a parte per tutte le fatture UE, ad esempio UE-1, UE-2 etc. Perchè il prossimo passo è inserire la fattura anche nel registro delle vendite, con la stessa numerazione.

Step 2: inserisci la fattura nel registro delle tue vendite, aggiungendo l’IVA. 

In questo modo sarà conteggiata correttamente e potrai pagarla per conto del tuo fornitore quando sarà il momento.

Per fare l’autofattura c’è una sola differenza rispetto all’integrazione. Quando carichi la fattura all’interno del registro delle vendite, oltre ad aggiungere l’IVA, dovrai aggiungere la seguente dicitura:

“operazione soggetta al reverse charge ex art. 17 DPR n 633/1972”

Il reverse charge è il nome che viene dato a questa procedura ed è necessario segnarlo in fattura.

Le operazioni soggette a reverse charge sono ad esempio:

  • acquisti da fornitori esteri
  • acquisti da subappaltatori nel settore edile
  • acquisto di materiali lapidei direttamente dalle cave
  • servizi di pulizia, demolizione o installazione di impianti
  • acquisto di gas ed energia elettrica da parte di rivenditori e distributori

L’elenco completo delle operazioni in inversione contabile è disponibile sulla gazzetta ufficiale

Ti consigliamo di utilizzare un’altra numerazione anche in questo caso, come ad esempio EXUE. Avrai quindi:

  • fattura UE-1, UE-2, etc. per i fornitori UE
  • fattura EXUE-1, EXUE-2, etc. per i fornitori extra-UE
  • fattura 1,2,3,4,etc. per tutti gli altri fornitori

Ciò ti permetterà di ritrovare facilmente le fatture tra i vari registri contabili.

Per ricevere un aiuto con l’integrazione e l’emissione di autofatture relative agli acquisti dall’estero, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.

Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto Fiscozen compilando il form qui sotto.

icon
Questa è una guida verificata
Tutti i nostri articoli vengono scritti, controllati e verificati dai nostri consulenti ed esperti fiscali per assicurarti la massima affidabilità e chiarezza.

Scritta da un nostro Autore

gaia_noroles

Controllata da un Esperto Fiscale

gaetano_noroles

Fiscozen S.p.A. · Via XX Settembre 27 · 20123 Milano · P.IVA 10062090963