L’IVA a debito è l’imposta che incassi quando vendi un prodotto o un servizio e che poi devi versare allo stato.
Al contrario, l’IVA a credito ce l’hai quando acquisti un prodotto o un servizio e paghi l’importo con l’aggiunta dell’IVA. Si chiama “a credito” in quanto l’hai pagata e non sei dunque in debito verso nessuno.
Se hai IVA a debito e IVA a credito puoi fare la compensazione ovvero una sottrazione tra l’imposta che devi versare allo stato per conto dei tuoi clienti e quella che invece hai già pagato con i tuoi acquisti. In questo modo puoi pagare solo la differenza.
Ad esempio, Luisa è una sarta con Partita IVA in regime ordinario. Quest’anno ha accumulato 5.000€ di IVA a debito, vendendo i propri vestiti, e 4.000€ di IVA a credito per aver acquistato le stoffe e i fili.
- calcolo della compensazione: 5.000€ – 4.000€ = 1.000€ di IVA che Luisa dovrà versare allo stato
L’IVA deve essere versata allo stato periodicamente. A seconda delle caratteristiche della tua attività, devi effettuare versamenti:
- trimestrali: per imprese con un volume di affari superiore a 800.000€ o superiore a 500.000€ per imprese o professionisti che vendono servizi. I pagamenti devono essere fatti con scadenze fisse che sono
- 16 maggio
- 20 agosto
- 16 novembre
- 16 marzo dell’anno successivo
- mensili: in tutti gli altri casi e da pagare entro il giorno 16 del mese successivo
Se hai la Partita IVA in regime forfettario, non puoi avere IVA a debito perché non sei tenuto a chiederla ai tuoi clienti. Di conseguenza non puoi essere a debito e non puoi neanche eseguire la compensazione con l’IVA che paghi con i tuoi acquisti.
Per un aiuto per svolgere correttamente le pratiche per versare l’IVA a debito, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.
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