Come divento make-up artist?
Ad oggi, per diventare make-up artist non esiste un percorso specifico. A differenza dell’estetista, del massaggiatore e di altre figure che hanno a che fare con il benessere e l’estetica, il make-up artist non ha bisogno di qualifica o attestato. Tuttavia, è innegabile che esperienza e professionalità, in questo campo, siano alla base del proprio successo professionale. Ecco perché, parallelamente ai corsi per estetiste, parrucchieri, tatuatori, etc., sono sorte decine e decine di corsi professionali per make-up artist, con tanto di prova finale.
Nelle principali città italiane, ogni anno si tengono corsi per truccatori/make-up artist, dedicati ai giovani che intendono acquisire manualità e competenze specifiche per addentrarsi in questo affascinante mondo.
Dunque, se siete interessati a lavorare come make-up artist presso un centro estetico, in teatro o in proprio, non vi resta che cercare una scuola di trucco nella vostra località di residenza ed impegnarvi al massimo.
Il corso da make-up artist prevede, solitamente, una parte generale, dedicata alle principali tecniche di trucco, allo studio della pelle e degli strumenti professionali, ed un tirocinio pratico, che vi permetterà di applicare le metodologie apprese in precedenza. Inoltre, dopo un primo corso iniziale, potrete specializzarvi in un settore che vi interessa particolarmente: dal trucco fotografico (per shooting e servizi di moda) al trucco teatrale e cinematografico, dal trucco da sposa e da cerimonia alle tecniche più moderne, come il body painting.
Lavorare come make-up artist: mi serve la Partita IVA?
Una volta terminato il percorso di studi, potrete finalmente dare inizio alla vostra attività da make-up artist.
Molte truccatrici trovano impiego presso terzi (istituti di bellezza, negozi di cosmetici, profumerie), ma c’è anche chi preferisce imboccare una via alternativa, proponendosi come make-up artist in modalità autonoma.
Infatti, in particolari casi, lo Stato Italiano permette di svolgere attività, purché temporanee e saltuarie, utilizzando lo strumento della prestazione occasionale ed applicando la cosiddetta ritenuta d’acconto.
Dunque, vi basterà rilasciare una ricevuta con indicato l’importo (ed il tipo di prestazione), applicando una trattenuta pari al 20% sulla somma. Ciò vale, tuttavia, soltanto nelle primissime fasi lavorative.
Quando l’attività di make-up artist diventa regolare, infatti, è necessario aprire la Partita IVA.
Non lasciatevi fuorviare da chi parla – impropriamente – dei “5.000 euro annui” come soglia massima di reddito per le prestazioni occasionali. A determinare l’obbligo di apertura della Partita IVA da make-up artist non è tanto l’ammontare dei vostri incassi, quanto la natura occasionale delle prestazioni che effettuate.
Invece, se vi capita regolarmente di collaborare con aziende e/o privati (dalla compagnia teatrale ad un centro estetico, etc.), dovrete aprire Partita IVA come make-up artist per fatturare ed essere in regola con il fisco.
Vediamo insieme come procedere!
Truccatore freelance e make up artist: che differenza c’è?
L’apertura della Partita IVA da make-up artist prevede un diverso iter, a seconda di quale sia il vostro inquadramento fiscale. O, più semplicemente, l’impostazione di business che volete dare alla vostra attività.
Chi lavora come truccatore freelance, con collocazione all’interno di eventi, produzioni artistiche e cinematografiche (sfilate, programmi televisivi etc.), è inquadrabile come libero professionista.
Chi, invece, intende avviare il proprio studio da make-up artist, oppure prendere in affitto una poltrona o cabina presso un centro estetico terzo e, in seguito, lavorare anche in maniera itinerante, recandosi a domicilio dai clienti privati o in altre location, è inquadrato come artigiano (e, quindi, come ditta individuale).
Cosa cambia, pertanto, a livello di costi e adempimenti?
Aprire Partita IVA come make-up artist con Fiscozen
Rivolgendovi a Fiscozen, potrete aprire Partita IVA come make-up artist in pochi passaggi, online e senza stress. Potrete confrontarvi gratuitamente con un consulente, per essere certi di individuare l’inquadramento corretto per la vostra attività. Dopo questa valutazione preliminare, vi aiuteremo a completare la procedura:
- a costo zero e in 24 ore, se il vostro inquadramento è da libero professionista;
- a soli 200 euro + IVA, comprensivi di tutti i costi, se il vostro inquadramento è artigianale.
Nel secondo caso, la tariffa Fiscozen comprende la preparazione e l’invio della ComUnica per:
- apertura nuova ditta e iscrizione al Registro delle Imprese;
- iscrizione all’Albo degli Artigiani;
- apertura Partita IVA da make-up artist;
- iscrizione alla Gestione Artigiani INPS;
- apertura posizione INAIL.
Infine, il prezzo include anche la presentazione della SCIA presso gli sportelli SUAP del vostro Comune.
Make-up artist: quale codice ATECO devo scegliere?
Tutte le attività economiche (dall’avvocato al copywriter, dal personal trainer al make-up artist) sono associate ad un Codice ATECO, ovvero un codice che identifica il settore, la professione, i servizi erogati, etc..
Nel momento in cui aprite Partita IVA, è vostro compito indicare quale sia il Codice ATECO che meglio rispecchia il vostro lavoro. O, in mancanza di un codice apposito, sceglierne uno affine (o generico).
Si tratta di una decisione da non sottovalutare. Dal vostro Codice ATECO, infatti, dipenderanno aspetti determinanti della vostra attività, come ad esempio il coefficiente di redditività (clicca qui per scoprire cos’è).
Le opzioni, per chi intende aprire Partita IVA come make-up artist, sono le seguenti:
- Se intendete lavorare in contesti artistici o nel mondo dello spettacolo con inquadramento libero-professionale → 96.09.09 (Servizi alla persona nca) o 90.02.09 (Supporto alle attività artistiche).
- Se intendete aprire un vostro studio, oppure affittare una cabina/poltrona e lavorare in modalità itinerante → 96.09.02 (Servizi degli istituti di bellezza) con inquadramento da ditta individuale (artigiano).
Qual è il regime fiscale migliore da scegliere?
Una delle decisioni più rilevanti, in fase di apertura della Partita IVA da make-up artist, riguarda il regime fiscale. Ad oggi, le opzioni disponibili sono: regime ordinario (o ordinario semplificato) e regime forfettario.
Quest’ultima soluzione è assai vantaggiosa per i giovani, per le nuove attività e, in generale, per chi percepisce ricavi e compensi non superiori a 65.000 euro annui, poiché dà diritto, infatti, ad una serie di agevolazioni:
- franchigia IVA, grazie alla quale potrete offrire tariffe più basse rispetto ai competitor;
- esonero da studi di settore ed invio dell’esterometro;
- esonero dalla tenuta della contabilità (dovrete, però, conservare le fatture in entrata e in uscita, numerandole via via con ordine progressivo).
Dall’anno 2019, i criteri di accesso e di mantenimento del regime forfettario siano stati ampliati, ma sussistono ancora alcune cause di esclusione, che è bene valutare con attenzione. Se rientrate nei requisiti, potete comunque iniziare la vostra attività da make-up artist a condizioni particolarmente vantaggiose, ovvero:
- tassazione con aliquota al 5% sul reddito imponibile per i primi 5 anni (per chi possiede i requisiti);
- tassazione con aliquota al 15% a partire dal sesto anno.
A quale cassa previdenziale devo iscrivermi?
L’ultimo step consiste nell’iscrizione alla propria Cassa o Gestione Previdenziale, in modo da poter versare i contributi ed accumulare un importo adeguato per la pensione. Rimane, però, un dubbio: qual è la Cassa di riferimento per il make-up artist? A seconda dell’inquadramento adottato, quali sono le differenze?
Chiariamo subito: il truccatore libero professionista è tenuto ad iscriversi alla Gestione Separata INPS e dovrà versare un contributo pari al 25,98% del reddito imponibile. Il make-up artist inquadrato come artigiano, invece, fa riferimento alla Gestione Artigiani INPS e, quindi, verserà le seguenti tipologie di contributi:
- redditi fino a 15.953 euro:
- contributo minimo obbligatorio (3.836 euro);
- redditi maggiori di 15.953 euro:
- contributo minimo obbligatorio (3.836 euro) +
- contributo sulla parte eccedente (con aliquota al 24%).
Gli artigiani di età inferiore ai 21 anni, inoltre, godono delle seguenti riduzioni:
- contributo minimo: 3.572 euro;
- contributo sulla parte eccedente: aliquota al 22,35%.
Infine, ricordiamo che, assoggettandovi al regime forfettario, potrete mandare all’INPS la vostra richiesta di “sconto” – pari al 35% – su tutti i contributi, sia minimi/fissi che variabili/sulla parte eccedente.
Come apro Partita IVA da make-up artist?
Se siete intenzionati ad aprire Partita IVA da make-up artist, la soluzione migliore è farsi affiancare da un esperto nel settore fiscale. Come già accennato, con Fiscozen, potrete procedere all’apertura, ricevere supporto tecnico ed assistenza per tutte le operazioni (fatturazione, gestione clienti, ecc.) e gli adempimenti relativi alla gestione della vostra attività: dalla dichiarazione dei redditi al calcolo delle imposte e dei contributi previdenziali.
Dunque, compilate il form sottostante e richiedete una consulenza.
Un nostro incaricato vi contatterà prima possibile per aiutarvi nell’apertura della Partita IVA da make-up artist, nella scelta del vostro Codice ATECO e del regime fiscale più adatto alle vostre esigenze!