Nomade digitale: quando serve la P.IVA e come aprirla?

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Sì, se vuoi lavorare come nomade digitale viaggiando per il mondo svolgendo la tua professione online, devi essere titolare di Partita IVA

Dovrai aprire la Partita IVA in modo diverso a seconda della tua tipologia di attività:

  • intellettuale, come il copywriter o il social media manager: aprirai come libero professionista
  • imprenditoriale, come l’influencer o l’adv specialist: aprirai come ditta individuale

Nel primo caso dovrai aprire Partita IVA come libero professionista compilando ed inviando il modello AA9/12 all’agenzia delle entrate, tramite:

  • sito web
  • posta raccomandata
  • consegna a mano presso gli uffici territoriali dell’agenzia

Dovrai iscriverti alla gestione separata INPS e versare i contributi che per il 2024 sono il 26,07%

Se vuoi avviare un’attività imprenditoriale devi aprire una ditta individuale compilando ed inviando telematicamente la pratica ComUnica che, in un’unica soluzione ti permette di:

  • aprire la Partita IVA
  • iscriverti al registro delle imprese della camera di commercio
  • iscriverti alla gestione commercianti INPS, per il pagamento dei contributi

Oltre a questo dovrai inviare la SCIA, segnalazione certificata di inizio attività, allo sportello SUAP del comune in cui decidi di avviare la tua attività e acquistare un servizio di PEC e di firma digitale.

I contributi alla gestione commercianti sono di due tipi:

  • fissi: pago 4.515,43€ all’anno, indipendentemente da quanto incassi
  • variabili: se il tuo imponibile supera i 18.415€, paghi il 24% sulla quota che supera quell’importo

Pagherai le tasse in modo diverso a seconda del tuo regime fiscale:

  • ordinario: paghi l’IRPEF con il sistema degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali che vanno dal 23% al 43%. Le percentuali si applicano all’imponibile fiscale che si calcola sottraendo al totale dei ricavi i costi che hai dovuto sostenere per la tua attività e i contributi che hai versato l’anno precedente. Dovrai anche applicare l’IVA sui prezzi dei tuoi servizi e versarla allo stato
  • forfettario: paghi un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% per i primi 5 anni e non devi applicare l’IVA. Non potrai scaricare le spese effettivamente sostenute ma solo una quota determinata forfettariamente secondo un valore detto coefficiente di redditività diverso per ogni attività, e poi sottrarre i contributi pagati l’anno precedente. Dovrai calcolare le tasse solo su quella parte dei tuoi incassi

Per conoscere tutte le regole e gli obblighi del lavoro come nomade digitale, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.

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Scritta da un nostro Autore

gaia_noroles

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