Essere un travel blogger: guadagnare da una passione
Essere travel blogger è il sogno di molti giovani, perché permette di viaggiare e guadagnare allo stesso tempo.
Diventare un travel blogger di successo, però, non è semplice: dovrai impegnarti ad essere originale, scegliere il giusto target ed intrattenere collaborazioni di rilievo per distinguerti nel web. Negli ultimi anni, infatti, la professione si è molto diffusa, per cui è difficile emergere tra centinaia di blog simili. Ancora più arduo è riuscire a stringere accordi commerciali con hotel, agenzie, ristoranti, ecc., per “monetizzare” la tua passione e raggiungere un buon guadagno. A questo punto, però, è indispensabile aprire Partita IVA come travel blogger.
Libero professionista o ditta individuale?
La figura del travel blogger può avere due fiscalità differenti. Se guadagni solo attraverso i testi che scrivi o dalle consulenze in tema di viaggi, allora devi aprire Partita IVA come travel blogger libero professionista.
Se invece guadagni dalla sponsorizzazione di prodotti, dalle pubblicità che appaiono sul tuo sito web o dalla vendita di pacchetti standard, allora non sei più un libero professionista ma una ditta individuale.
Come inquadrare l’attività di travel blogger?
La differenza è principalmente legata alla tipologia di contributi previdenziali che devono essere pagati.
In Italia i contributi previdenziali sono obbligatori: se apri Partita IVA da travel blogger e sei un libero professionista, allora dovranno essere versati alla Gestione Separata INPS; invece, se sei una ditta individuale, rientri nella Gestione Artigiani e Commercianti. Vedremo più avanti le caratteristiche e i costi di queste due gestioni INPS. La seconda differenza riguarda il metodo di apertura della Partita IVA da travel blogger.
Ricorda: se il tuo desiderio è lavorare freelance, dovrai aprire Partita IVA come travel blogger. L’iter è gratuito per i liberi professionisti, mentre le ditte individuali dovranno effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio e al Registro Imprese. O, ancora meglio, rivolgersi a Fiscozen, che si occuperà di sbrigare tutti gli adempimenti legati all’invio della ComUnica, al modico prezzo “all inclusive” di 200 euro + IVA.
Compila il modello sottostante e un consulente Fiscozen ti contatterà per analizzare la tua fiscalità.
Regime forfettario: la scelta per la tua attività
Che tu sia un libero professionista o una ditta individuale, potrai aprire Partita IVA come travel blogger in serenità, senza paura di pagare troppe tasse, scegliendo il regime fiscale forfettario. Questo regime è stato introdotto nel 2016 ed è stato studiato per agevolare la crescita dell’imprenditoria italiana. Prevede, infatti, agevolazioni sugli adempimenti fiscali e una netta riduzione delle tasse. Scopriamo insieme quali sono.
Nel regime forfettario, con la tua Partita IVA da travel blogger, pagherai solo l’imposta sostitutiva, con aliquota che parte dal 5% nei primi cinque anni di attività (per chi possiede i requisiti) e giunge ad un 15% fisso negli anni successivi (o da subito, per chi non può usufruire dell’aliquota ridotta al 5%).
Il primo requisito, per poter usufruire del regime forfettario, è che non si superi una soglia di ricavi e compensi annui, che attualmente è fissata a 65.000 euro. I redditi da lavoro dipendente, per chi svolge una doppia attività, non possono sforare la soglia di 30.000 euro annui. In terzo luogo, per ciò che concerne le spese di assunzione e retribuzione di impiegati e collaboratori, i forfettari devono rimanere entro i 20.000 euro annui.
Gestione Commercianti INPS: i contributi previdenziali
Se decidi di aprire Partita IVA come travel blogger e la tua attività prevalente consiste nella vendita di spazi pubblicitari (o se guadagni con il sistema delle sponsorizzazioni), rientri nella categoria dei commercianti.
Devi, quindi, iscriverti alla Gestione Commercianti INPS ed attenerti alle regole elencate qui sotto.
- Se il tuo reddito è inferiore a 15.953 euro annui, allora sei tenuto a versare solo i contributi minimi obbligatori: l’importo è fisso e corrisponde a circa 3.850 euro.
- Se il tuo reddito è maggiore di 15.953 euro, devi versare sia i contributi minimi, sia un secondo contributo calcolato, con aliquota al 24,09%, sulla sola parte eccedente.
- È previsto uno “sconto” per chi ha meno di 21 anni:
- il minimo obbligatorio si riduce a 3.587,29 euro;
- l’aliquota sull’eccedenza si riduce al 22,44%.
- I forfettari hanno la possibilità di richiedere una riduzione del 35% su entrambe le tipologie di contributi.
Il wedding planner che esercita la libera professione, invece, fa capo alla Gestione Separata INPS e versa soltanto una quota pari al 25,98% del reddito imponibile (deducibile per intero nella prossima dichiarazione).
Conclusioni
Tutto ciò che devi fare adesso, semplicemente, è chiedere una consulenza gratuita a Fiscozen, che ti permetterà di gestire la tua Partita IVA in modo semplice e comodo. Farai tutto online, quindi da casa o in viaggio, in piena autonomia e comodità. Avrai tutti gli strumenti necessari per fare le fatture e avrai a disposizione le previsioni delle tue tasse (con una proiezione fino ai due anni successivi a quello in corso) che saranno aggiornate ogni qualvolta emetterai una fattura! Per chi adotta il regime forfettario, la gestione della partita IVA, comprensivo dell’accesso alla piattaforma e la dichiarazione dei redditi, ti costerà solo 299+IVA all’anno! Cosa aspetti? Chiedi una consulenza gratuita tramite chat, telefono o mail e un esperto consulente di Fiscozen ti ricontatterà subito per aiutarti ad aprire partita IVA nel modo migliore, tenendo conto della tua specifica situazione!