Quando andiamo a quantificare i costi della Partita IVA, facciamo riferimento a due tipologie:
- Costi di apertura
- Costi di mantenimento
Per quanto riguarda i primi, l’apertura della Partita IVA non presenta alcun costo, eccetto nel caso di apertura di una ditta individuale.
Invece, per quanto riguarda il mantenimento, i costi variano in base al regime fiscale di appartenenza.
Questi regimi sono due:
- Regime ordinario
- Regime forfettario
I titolari di Partita IVA in regime ordinario dovranno sostenere costi per:
- IVA al 22%
- IRPEF, un’imposta diretta e progressiva che varia in base allo scaglione di appartenenza
Con una Partita IVA in regime ordinario, dovrai pagare alla Camera di Commercio una quota variabile compresa tra 80 e 100€ annui.
Nel secondo caso, i titolari di Partita IVA forfettaria sono assoggettati ad una tassazione agevolata che prevede un’aliquota del 15%, o del 5% per i primi 5 anni per le nuove attività, che sostituisce il pagamento dell’IRPEF.
Bisogna poi considerare i costi accessori necessari per il mantenimento della Partita IVA come:
- Costo del commercialista o del servizio di supporto fiscale
- Contributi INPS
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