Un libero professionista che apre una Partita IVA in regime forfettario potrà godere di una tassazione agevolata del 15%, che scende al 5% per le nuove attività per i primi 5 anni.
I costi per il mantenimento di una Partita IVA forfettaria sono:
- Costo del commercialista
- Eventuale iscrizione al Registro Imprese
- Costo dei contributi INPS
- Tasse
Nel caso in cui gli incassi siano pari a zero, non dovrai pagare alcuna somma relativa alle tasse.
Sul totale dell’incassato, vengono riconosciute delle spese forfettarie, identificate sulla base del coefficiente di redditività previsto dal tuo codice ATECO. In questo modo si determina la base imponibile sulla quale calcolare l’imposta sostitutiva.
Facciamo un esempio:
Lucia è una Copywriter che ha iniziato da poco la sua attività e quindi deve corrispondere un’imposta sui redditi del 5%. Il suo incasso annuale è di 30.000€ e il coefficiente di redditività determinato dal suo codice ATECO è del 78%.
- Reddito lordo 30.000 x 78% = 24.300€
- Importo tasse da pagare a saldo 24.300 x 5% = 1.170€
Oltre alle tasse dovremmo aggiungere i contributi previdenziali che, in questo caso, devono essere corrisposti in base alla gestione separata INPS. La percentuale relativa ai contributi previdenziali è del 26,23%, calcolata dopo l’applicazione del coefficiente di redditività:
- Reddito lordo 30.000 x 78% = 24.300€
- Importo contributi da pagare a saldo: 24.300 x 26,23% = 6.373,89€
Infine, Lucia dovrà pagare i costi fissi relativi al commercialista.
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