Ogni lavoratore autonomo, indipendentemente dal regime fiscale a cui aderisce, è tenuto al pagamento di:
- Tasse
- Contributi previdenziali
Per quanto riguarda le tasse: il regime forfettario pagherà il 15%, che scende al 5% per le nuove attività nei primi 5 anni. Questa sostituisce il pagamento dell’IRPEF.
I contributi previdenziali invece, variano in base all’attività svolta:
- Attività commerciale o artigianale
- Liberi professionisti con cassa previdenziale
- Liberi professionisti senza cassa previdenziale
Per un’attività commerciale o artigianale i contributi da versare si dividono in:
- Fissi, versati indipendentemente da quanto viene incassato
- Variabili, in misura percentuale sul reddito che supera il minimale contributivo
Le attività artigianali o commerciali che hanno i requisiti per aderire al regime forfettario possono richiedere la riduzione del 35% su entrambe le tipologie di contributi.
I liberi professionisti iscritti ad una cassa previdenziale professionale dovranno versare contributi in base a quanto previsto dal regolamento della loro cassa di appartenenza.
I lavoratori autonomi senza cassa previdenziale sono obbligati ad iscriversi alla gestione separata INPS che prevede un’aliquota del 26,07% da applicare sull’incassato al netto dei costi forfettari determinati applicando il coefficiente di redditività individuato in base al codice ATECO.
Tenere conto del totale di tasse e contributi da versare non è semplice. È consigliabile rivolgersi ad un consulente fiscale per evitare qualsiasi tipologia di errore.
Se vuoi, compilando il modulo in fondo alla pagina, puoi ricevere una consulenza gratuita e senza impegno da parte di un esperto fiscale di Fiscozen che ti chiamerà e ti dirà quali sono le spese da sostenere nel regime forfettario.