Parrucchiere in regime forfettario: come accedere e quali vantaggi?

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Se sei un parrucchiere in regime forfettario puoi risparmiare sia sulle tasse che sui contributi. 

Per quanto riguarda le tasse, pagherai una percentuale del 15% o del 5% per i primi 5 anni se hai avviato una nuova attività. Al contrario, in ordinario avresti pagato l’IRPEF, un’imposta progressiva a scaglioni che parte da una percentuale del 23% fino ad una del 43%.

L’importo su cui vengono calcolate le tasse viene individuato grazie ad una percentuale chiamata coefficiente di redditività che, nel caso dell’attività di parrucchiere è del 67% e si applica sul totale dei tuoi incassi, dal risultato dovrai sottrarre i contributi previdenziali pagati l’anno precedente. 

Ad esempio, se hai incassato 30.000€ e l’anno scorso hai pagato 3.000€ di contributi  la somma su cui calcolare le tasse sarà pari a 17.100€ (30.000€ x 67% – 3.000€). 

Per quanto riguarda i contributi previdenziali, devi versarli alla gestione artigiani INPS e sono di due tipi: 

  • fissi: pari a 4.427.04€ da pagare in 4 rate di pari importo indipendentemente dal tuo reddito imponibile
  • variabili: calcolati applicando il 24% sull’importo del tuo imponibile che supera i 1415€

Se sei in regime forfettario riduzione del 35% sia dei contributi fissi che variabili.

Ad esempio, Luigi è un parrucchiere in regime forfettario, ha incassato 50.000€. I contributi he dovrà pagare si calcolano come segue: 

  • coefficiente di redditività parrucchiere: 67%
  • imponibile: 50.000 x 67% = 33.500€
  • contributi fissi ridotti del 35%: 4.427€ x 65% =  2.877€
  • eccedenza: 33.500€ – 18.415€ = 15.085€
  • contributi variabili: 15.085€ x 24% = 3.620€
  • contributi variabili ridotti del 35%: 3.620 x 65%= 2.244€

Il totale dei contributi che dovrai pagare è di 5.121€.

Puoi scegliere di adottare il regime forfettario a condizione che rispetti i seguenti requisiti: 

  • incassi inferiori a 85.000€ annui
  • residenza o sede legale in Italia
  • non aderire contemporaneamente ad altri regimi speciali IVA, come ad esempio quelli delle agenzie di viaggio o delle tabaccherie
  • non avere quote in società di persone, anche se familiari
  • non avere quote in società di capitali che operano nello stesso settore della tua nuova attività autonoma
  • non avere un’eventuale RAL da lavoro dipendente oltre i 30.000€
  • se hai dei collaboratori, i loro compensi non devono superare i 20.000€ all’anno

Per risparmiare su tasse e contributi il regime forfettario, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.

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